Madonna Bianca, parte il bando per il restyling
Per i 19 proprietari i costi partono da 21.000 euro. Gara, offerte entro il 4 maggio
TRENTO «Abbiamo sentito uno a uno i 19 proprietari degli alloggi coinvolti. E il 90% ha dato il via libera a procedere. A metà mese incontreremo tutti i 165 inquilini». Il presidente di Itea spa Salvatore Ghirardini ci tiene a chiarire i passaggi delle scorse settimane. Per poi proiettarsi verso il futuro. E indicare, insieme alla sua vice Michela Chiogna, la scaletta che porterà al restyling di tre torri di Madonna Bianca.
La prima fase si è aperta proprio in questi giorni: l’avvio del concorso di progettazione che dovrà ridisegnare gli edifici 9, 10 e 11 di Trento sud. Un cambio di immagine legato al progetto europeo Stardust, che vede Trento come città pilota insieme alla spagnola Pamplona e alla finlandese Tampere.
Il concorso, sottolineano i vertici Itea, ha un valore di 4,6 milioni di euro. E potrà coinvolgere architetti e ingegneri che — si precisa — abbiano progettato negli ultimi dieci anni «opere simili per un importo corrispondente a quello di una torre». Vale a dire, circa 1,5 milioni di euro.
Tre gli ambiti di intervento previsti dal bando. Il primo aspetto riguarda la riqualificazione dell’involucro dell’edificio, per riuscire a passare dalla classe energetica F a quella A. Si prevede, in questo senso, un intervento «plug&play», viale a dire con un sistema di prefabbricazione e con cantieri veloci.
Il secondo ambito del progetto è legato al restyling del cappello tecnico di copertura: in questo quadro, le caldaie centralizzate saranno sostituite da pompe di calore collegate a un anello geotermico comune alle tre torri e alimentate elettricamente dai pannelli fotovoltaici installati.
Infine, occhi puntati sull’ingresso dell’immobile, che dovrà seguire la logica del «design for all», ossia dovrà essere fruibile per tutti.
«Sarà molto importante il fattore del contenimento dei tempi» spiega Chiogna. Non solo: i lavori dovranno permettere anche ai residenti di