Corriere del Trentino

Aiut Alpin, 529 interventi invernali

Bilancio di fine stagione: prevalgono i soccorsi agli sciatori

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Oltre 300 chiamate erano per persone che avevano riportato traumi o lesioni

BOLZANO Tempo di bilanci per l’Aiut Alpin. Si è infatti conclusa domenica la stagione invernale, iniziata il 2 dicembre scorso. Sono stati 529 gli interventi effettuati, di cui 64 con l’ausilio dei visori notturni.

La maggior parte di questi interventi invernali sono stati eseguiti per feriti su piste da sci. Il resto per sci alpinisti, incidenti in varie attività di tempo libero, lavoro, stradali ed emergenze sanitarie. 11 allertamen­ti riguardava­no travolti in valanga, questi furono effettuate con l’aiuto delle unità cinofili del SAGF/Guardia di Finanza, della Polizia, del Cnsas e del Brd, che erano stazionate ogni giorno presso la base operativa di Pontives.

Il maggior numero di interventi è stato effettuato in Alto Adige, con 502 operazioni. Seguono poi il Trentino e Belluno, dove l’elicottero è stato chiamato in ausilio. 304 le persone soccorse per traumi, mentre 189 le chiamate per emergenze sanitarie. Dieci pazienti sono risultati illesi mentre sono 17 i morti recuperati dall’elicottero (11 a causa di emergenze mediche e 6 per traumi di varia natura).

La maggior parte delle persone soccorse è italiana (293 pazienti), di cui residenti 177 residenti in Alto Adige. 118 erano germanici o austriaci, mentre 109 persone soccorse provenivan­o da altri paesi.

Nel ringraziar­e tutti i collaborat­ori per il prezioso lavoro svolto, l’Aiut Alpin ha sottolinea­to «l’ottima collaboraz­ione con la Heli e le centrali provincial­i di emergenza 112».

Il pronto intervento presso la base di Pontives era composto da pilota, verricelli­sta, tecnico del soccorso alpino del Cnsas o del Brd, medico anestesist­a, tecnico elicottero e dalle unità cinofile delle diverse forze.

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In azione L’elicottero

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