Corriere del Trentino

Investitor­e distrutto «Una disgrazia, sono disperato»

Incidente di Moena, parla l’investitor­e. Il cuoco positivo all’alcol test. I cugini in lacrime: «Mattia, anima buona»

- Rossi Tonon

TRENTO «È una disgrazia, non riesco a darmi pace, sono disperato». Parole che Loris Cocca ha detto e ripetuto più volte ai suoi legali ieri mattina nel corso del colloquio avvenuto nel carcere di Spini di Gardolo. Il cuoco 33enne originario di Benevento, in Val di Fiemme per motivi di lavoro, è accusato di aver investito e ucciso con la propria auto Mattia Sommariva, 19enne di Moena.

Nel corso della conversazi­one avuta con gli avvocati Antonio Saracino e Marco Vernillo l’uomo si è mostrato «letteralme­nte distrutto». «Ha un ricordo nitido di quei terribili istanti» spiega Vernillo, a cui Cocca avrebbe raccontato che lunedì sera stava procedendo in direzione Moena, proprio come Mattia a bordo del suo monopattin­o sul marciapied­e. «All’improvviso il ragazzo avrebbe attraversa­to e lui non è riuscito a evitarlo» riprende il legale riferendo il racconto del suo assistito. Lo schianto, che Cocca sostiene non sia avvenuto a velocità elevata, ha lasciato il 19enne a terra, privo di vita nonostante i disperati tentativi dei soccorrito­ri di strapparlo alla morte. Il cuoco però non si è fermato a prestare aiuto al giovane investito. «Ha raccontato di essere stato completame­nte frastornat­o, di aver avuto tanta paura e di non essere riuscito a pensare razionalme­nte a quanto era appena accaduto» continua l’avvocato. A quel punto il cuoco avrebbe raggiunto l’appartamen­to di Moena in cui vive insieme a un’altra persona e successiva­mente il luogo di lavoro. Proprio qui i carabinier­i lo hanno raggiunto, eseguendo il fermo e conducendo­lo in caserma dove è stato identifica­to e sottoposto al test alcolemico: l’esito della prima prova ha restituito un tasso di 1,57 grammi per litro, quello della seconda di 1,60 grammi per litro. Per tali ragioni l’uomo è accusato di omicidio stradale aggravato dalla fuga e dallo stato di ebbrezza. «Alla guida era sobrio» riprende il difensore, a cui il 33enne avrebbe raccontato di essere rimasto tremendame­nte scosso per l’accaduto e di essere andato a casa. Qui avrebbe bevuto della birra prima di recarsi al lavoro.

La Ford Focus grigia su cui viaggiava è stata sottoposta a sequestro per i rilievi del caso mentre la patente gli è stata sospesa. La Procura di Trento ha disposto l’esame autoptico sul corpo di Mattia e nelle prossime ore il pm Carmine Russo dovrebbe chiedere la convalida del fermo ed eventuali misure cautelari al giudice per le indagini preliminar­i, al quale spetta il compito di fissare l’udienza di convalida.

Intanto l’intera Moena è sprofondat­a nel dolore. I cugini di Mattia lo ricordano come «come un ragazzo solare, pieno di fantasia e inventiva», che nonostante la separazion­e dei genitori, «ha cercato di trovare dei punti fermi nelle sue passioni», passioni di bambino che sebbene stesse crescendo rimaneva fanciullo e d’animo genuino. Cresciuto dai nonni paterni e dal padre, spesso si ritrovava a giocare con i cugini e i nipoti più piccoli, ma da quando il padre gli regalò il monopattin­o, i suoi occhi grandi si illuminaro­no per non spegnersi più. «Un amore unico per il monopattin­o che lo portava sempre a correre e provarlo in strada de Pecè». Per diversi anni partecipò all’estate ragazzi del paese di Moena, istituita dall’associazio­ne «Istà Algegra», formata da genitori per accudire ed educare i ragazzi di diverse fasce d’età durante il periodo estivo. «Mattia divenne un po’ la mascotte del gruppo — ricordano i cugini — guadagnand­osi simpaticam­ente la maglietta da “animatore”». Negli ultimi anni frequentò la scuola alberghier­a di Tesero per realizzare il suo sogno di diventare cuoco. «Amava anche andare a funghi e cucinarli per tutti era diventata una vera missione culinaria». Ma anche un ragazzo dal temperamen­to deciso, come quando finì sul giornale per aver dato un pugno a un autista di autobus che era stato sgarbato con lui e gli aveva rotto gli occhiali. «Non sopportava le ingiustizi­e Mattia, e si faceva ben volere da tutti». Un’anima buona che non verrà dimenticat­a.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Tragedia A sinistra la Ford Focus grigia di Loris Cocca sottoposta a sequestro. A destra Mattia Sommariva, il 19enne di Moena investito e deceduto in seguito all’impatto
Tragedia A sinistra la Ford Focus grigia di Loris Cocca sottoposta a sequestro. A destra Mattia Sommariva, il 19enne di Moena investito e deceduto in seguito all’impatto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy