Trento Film Festival Dieci giorni con 150 eventi
150 eventi in 10 giorni, 25 pellicole Leveghi: ecco la cultura di montagna
presidente del «Tff», affiancato dalla direttrice Luana Bisesti, Sergio Fant, responsabile della programmazione cinematografica e Andreina Maggiore, direttrice del Cai.
Passando dai numeri ai contenuti, saranno due i temi principali affrontati in questa edizione: i «confini dell’alpinismo» e la «slow mountain».
Per ogni tema sono state organizzate tre serate evento. La prima dedicata ai confini, l’1
maggio alle 21 all’Auditorium S. Chiara con Tomek, il sognatore del Nanga e l’inverno degli Ottomila. Curato da Sandro Filippini con Emilio Previtali e Luca Calvi, è un omaggio allo scalatore polacco Tomek Mackiewicz, scomparso a gennaio sul Nanga Parbat dopo avere completato insieme a Elisabeth Revol la via MessnerEisendle. A ricordarlo saranno Alex Txicon, Denis Urubko, Filippo Thiery e la moglie, Anna Solska. Per l’occasione, saranno presentate le immagini di un’inedita confessione ai piedi della «sua» montagna registrata da Emilio Previtali. Due giorni dopo, giovedì 3 maggio (alle 21) sempre all’Auditorium S. Chiara, si terrà l’incontro: Sulla via di Bruno Detassis - Dal custode del Brenta ai nuovi alpinisti trentini, per scoprire com’è cambiato il modo di vivere la montagna. Serata condotta da Fausta Slanzi e Andrea Selva, con la partecipazione del Coro della Sosat, della coreografa e ballerina Seydi Rodriguez Gutierrez e del musicista Angel Ballester Veliz. Numerosissimi gli ospiti presenti.
Venerdì 4 maggio, sempre alle 21, sempre all’Auditorium, Reinhold Messner, insieme a Hansjoerg Auer, Hervé Barmasse, Tommy Caldwell, Manolo, Adam Ondra e Nicola Tondini, concluderà il trittico delle serate dedicate ai «confini» dell’alpinismo con L’assassinio dell’impossibile. Un incontro che prende spunto dal famoso articolo scritto da Messner 50 anni fa per invitare a un «alpinismo di rinuncia».
Le tre serate dedicate alla «Slow Mountain» si terranno, invece, nella Sala della Filarmonica (alle ore 21) e vedranno, protagonisti Paolo Rumiz per l’incontro Scrivere con i piedi (27 aprile) e Rocco Papaleo con Camminare mi piace
(28 aprile). L’attore lucano, in dialogo con Raffaello Fusaro, e i brani al pianoforte di Arturo Valiante, si racconterà tra «monologhi esistenziali e racconti poetici». A chiudere la trilogia sulla «lentezza», il «nostro» Alessandro de Bertolini, firma del Corriere del Trentino e dell’Alto Adige, con 10.000 chilometri in bicicletta, serata dedicata ai pedali e alle due ruote in un racconto a metà strada tra avventura e viaggio culturale (30 aprile).
Restando ai «pedali», ospite speciale della rassegna sarà Francesco Moser che il 2 maggio (ore 21, Supercinema Vittoria), presenzierà all’anteprima assoluta del film sulla sua vita
Moser: scacco al tempo di Nello Correale. Sempre riguardo al cinema, i film che apriranno e chiuderanno la programmazione saranno il francese Tout
là-haut, di Serge Hazanavicius, girato tra le nevi di Chamonix e dell’Himalaya e l’italiano Resina, di Renzo Carbonera, ambientato nella comunità cimbra di Luserna, in Trentino. Ma, quello di quest’anno, sarà anche il festival delle «storie al femminile» con le testimonianze di due ospiti speciali: Pasang Lhamu Sherpa Akita, la principale guida alpina del Nepal, prima donna del suo Paese ad avere scalato il K2, e Nasim Eshqi, free climber iraniana, unica donna in Iran a fare dell’arrampicata all’aperto la propria professione.