La radio diocesana «Trentino inBlu» chiude e licenzia
Giornalisti del gruppo diocesano Vita Trentina in sciopero per salvare radio e posti di lavoro
TRENTO La diocesi annuncia la chiusura di Radio Trentino InBlu, prospettando due esuberi tra i giornalisti in servizio. I lavoratori hanno risposto con la proclamazione di due giorni di sciopero, cui hanno pure aderito i colleghi di Vita Trentina, settimanale cartaceo che fa sempre capo all’omonimo gruppo editoriale cooperativo. Ad affiancare i lavoratori nella vertenza il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, articolazione territoriale della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi). «Abbiamo chiesto un incontro urgente all’amministratore delegato Alessandro Tonina — sottolinea il segretario regionale, Rocco Cerone — la preoccupazione non riguarda solo Radio Trentino InBlu, ma anche Vita Trentina. Sul tema si è già mobilitati a livello nazionale, con il supporto della Fnsi. Importante l’immediato avvio di una trattativa sindacale per potere discutere lo stato di crisi dell’emittente e trovare le migliori soluzioni condivise, evitando forzature, in considerazione dei molteplici strumenti offerti dallo Stato e dalla Provincia autonoma di Trento». E Cerone aggiunge: «Il tema sarà al centro degli Stati generali dell’informazione che si terranno nelle prossime settimane a Trento con la partecipazione dei vertici nazionali degli organismi di categoria». Sul caso accende i riflettori anche Fabrizio Franchi con un commento su Facebook. «La diocesi di Trento vuole chiudere Radio Trentino in Blu, mandando a casa due giornalisti — scrive sul social network il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti — ora è il momento che il vescovo trentino don Lauro Tisi faccia vedere che cosa significano davvero solidarietà, apertura, accoglienza. Aspettiamo. Poco fiduciosi. Ma aspettiamo». Sul versante aziendale, il vicario generale della diocesi don Marco Saiani, parla di una scelta dolorosa, ma necessaria. «Si era pensato di chiudere la radio già nel 2009 — spiega il presidente del consiglio di amministrazione (cda) della cooperativa Vita Trentina Editrice — ma, allora, all’ultimo momento emerse un’altra possibilità di rilancio. Ma adesso il quadro è diverso, il settore editoria non ha le risorse di un tempo e le perdite non sono più sostenibili». Oggi il cda si riunirà nuovamente oggi per fare un ulteriore punto. «Obiettivo è capire quali percorsi avviare per salvare i posti di lavoro — sostiene ancora don Saiani — sulla base dei dati cercheremo di condividere le soluzioni, magari ipotizzando contratti di solidarietà». Intanto i giornalisti di Radio Trentino InBlu e Vita Trentina si richiamano, insieme al Sindacato, alle parole di papa Francesco. Il Pontefice, ricevendo in udienza i rappresentanti dell’Unione stampa periodica italiana (Uspi) e della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), aveva sottolineato l’imprescindibilità delle testate diocesane nella vita delle comunità di riferimento, con parole chiare. «I settimanali diocesani — aveva detto Francesco — integrati con le nuove forme di comunicazione digitale, rimangono strumenti preziosi ed efficaci, che necessitano di un rinnovato impegno da parte dei Pastori e dell’intera comunità cristiana e della benevola attenzione dei pubblici poteri».