Kompatscher «Aumenteremo i pedaggi A22»
Kompatscher annuncia: il 12 giugno a Bolzano vertice con il coordinatore Cox
Kompatscher vuole aumentare i pedaggi per i Tir sull’A22 e vietare il transito dei mezzi pesanti sulle strade statali, per fare in modo che il trasporto merci si sposti su rotaia.
BOLZANO Aumentare i pedaggi per i Tir sull’A22 e vietare di conseguenza il transito dei mezzi pesanti sulle strade statali, per fare in modo che il trasporto merci si sposti su rotaia. In secondo luogo, vietare sul tratto altoatesino della ferrovia del Brennero il transito dei treni merci più vecchi, e quindi rumorosi, seguendo l’esempio di Svizzera e Germania, che hanno previsto questo tipo di divieto a partire dal 2020. Sono queste le principali misure previste dal presidente della Provincia Arno Kompatscher per cercare di ridurre l’inquinamento ambientale ed acustico, causato principalmente dal traffico di transito. Nel rispondere a distanza alle critiche del gruppo consiliare dei verdi, che ieri hanno presentato delle mozioni per la riduzione del traffico (vedi sotto), il presidente Kompatscher ha commentato sarcastico: «Ai verdi che sollecitano un mio intervento sul traffico dico: buongiorno, sto lavorando duramente a questo scopo da almeno tre anni ed ho creato tutti i presupposti per arrivare ad un aumento dei pedaggi sull’A22 per i mezzi pesanti. Non sono obiettivi che si possono raggiungere in breve tempo, ma richiedono un impegno a livello transfrontaliero: ne parleremo anche il prossimo 12 giugno, quando si terrà a Bolzano — rivela Kompatscher — il secondo Brenner Meeting, dopo quello svoltosi in febbraio a Monaco di Baviera». Si tratta del vertice convocato dal coordinatore del corridoio scandinavo-mediterraneo della Ue, Pat Cox, e che mette attorno a un tavolo i ministri dei trasporti di Italia, Austria e Germania, nonchè i presidenti delle Regioni coinvolte, ovvero Baviera, Tirolo, Alto Adige e Trentino. Già in occasione del primo incontro, Kompatscher aveva avanzato le sue proposte per giungere ad una soluzione di lungo periodo in grado di sgravare il valico alpino dal traffico di transito, in particolare per incentivare il passaggio del traffico da gomma a rotaia. «Il presupposto per chiedere un aumento dei pedaggi per i Tir sull’A22 consiste nel prevedere questa possibilità nella concessione autostradale, e questo primo fondamentale passo è già stato compiuto nel 2016 grazie all’intesa con il ministro Delrio. In merito alla misura dell’aumento, bisognerà ragionare nella logica dell’intero corridoio Monaco — Verona».
Al riguardo, Kompatscher ha illustrato l’esito di uno studio del Politecnico di Torino: «I ricercatori hanno stimato che, introducendo un aumento del 40% per i Tir sull’A22, l’88% di essi continueranno comunque a transitare su quell’arteria. Solo il 2% si sposterebbe sui ferrovia, mentre il 10% dei Tir si riverserebbe sulla statale del Brennero. Per evitare quest’ultima eventualità, la nostra idea è di vietare ai Tir il transito sulla statale, ma solo a quelli impegnati in trasporti internazionali». L’aumento delle tariffe non è però l’unica misura prevista: «Il basso prezzo del gasolio in Austria incide sulla massiccia presenza del traffico pesante in maniera ancora maggiore delle tariffe autostradali — osserva Kompatscher — Bisognerà quindi che il prezzo del gasolio in Austria venga aumentato. Infine non dimentichiamo che dal 2020 la Svizzera e la Germania proibiranno il transito delle carrozze merci più vecchie, e quindi più rumorose. Lo faremo anche noi in Alto Adige».
Da registrare, infine, nuove critiche all’Austria per la decisione di limitare, con un «numero chiuso», il transito orario di tir a Kufstein. Questa volta è il vicepresidente nazionale di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Ugge’ a «chiedere l’intervento del presidente del Consiglio italiano contro l’illegittima decisione del Tirolo, dopo che la commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc ha confermato l’incompatibilità di questi divieti con le norme europee».
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