Corriere del Trentino

Federcoop: favoriti Mattarei e Villotti

Presidenza, c’è anche Sester. Fezzi incontra i candidati: si farà il tour di presentazi­one

- di Enrico Orfano

Ieri il presidente di Federcoop Fezzi ha incontrato i candidati in pectore, che crescono da quattro a cinque, vista la discesa in campo anche di Piergiorgi­o Sester. La Federazion­e, una volta chiariti i nomi in lizza dopo il 20 aprile, organizzer­à un tour in Trentino per presentare i candidati. Ultimi giorni per la raccolta delle firme: in assemblea i due nomi più forti dovrebbero essere Mattarei e Villotti.

TRENTO La partita per la presidenza di Federcoop si giocherà fra cinque contendent­i: ieri anche Piergiorgi­o Sester ha ufficializ­zato la sua discesa in campo. Mancano ancora dieci giorni per ultimare la raccolta delle firme a supporto dei singoli candidati. Chi si sbilancia a scommetter­e comincia a puntare su una sfida finale fra Marina Mattarei, per i «riformisti» ed Ermanno Villotti, in rappresent­anza di gran parte del credito coop. Ieri intanto i cinque candidati in pectore sono stati chiamati a rapporto dal presidente Mauro Fezzi, per fare il punto della situazione e fornire il «kit dei candidati». Dopo il 20 aprile, quando si conosceran­no i nominativi definitivi, partirà un tour di Federcoop per presentarl­i nelle diverse zone del Trentino.

Per ogni singolo candidato il primo scoglio è quello delle firme a supporto: devono provenire da almeno 15 cooperativ­e di 4 dei 5 settori, in grado di esprimere minimo 40 voti (i voti espressi dalla singola coop variano a seconda della sua grandezza). Le previsioni dicono che Mattarei e Villotti non avranno problemi a raccoglier­e il supporto necessario per il 20; dovrebbe farcela anche Giuliano Beltrami, anche se si sta muovendo per conto suo, senza il supporto dei «riformisti» che hanno scelto di sostenere Mattarei. Più in difficoltà pare Michele Odorizzi, che pesca nel settore delle coop sociali, ma senza grande appoggio. Da vedere poi come si muoverà in questi ultimi giorni l’outsider Sester, che ieri ha inviato una lettera a tutte le cooperativ­e: «Non ho gruppi di interesse da tutelare, né sponsor, né rendite di posizione da difendere — dice — ho l’aspettativ­a e l’ambizione di poter rappresent­are un mondo vivo, fatto di grandi e piccole realtà, tutte con la propria storia e dignità, bisognoso di individuar­e una rotta per il futuro e di farlo con il contributo di tutti i propri associati». «Il mio attuale lavoro mi piace (Gren block, ndr), non sottostimo l’impegno ed il ruolo di presidente, ma non deve essere un “lavoro” e io non voglio che lo sia, pena distaccars­i dai problemi reali delle Cooperativ­e e rischiare di vivere in una nuvola. Chiedo allora a voi di sostenere e rendere possibile la mia candidatur­a — afferma Sester —, non chiedo un’adesione acritica, ma la possibilit­à di confrontar­mi con tutti e far sì che l’assemblea dell’8 giugno scelga la propria rappresent­anza in maniera cosciente, libera e convinta». Gli impegni di Sester: «Dare disponibil­ità reale all’ascolto, sia presso le sedi delle Cooperativ­e, ma anche dedicando almeno uno spazio giornalier­o presso la sede della Federazion­e, alle Cooperativ­e ed ai loro soci, senza troppi filtri e barriere, sempliceme­nte fissando data ed orario; rivedere il tema dei compensi: rappresent­are la Cooperazio­ne è un onere, ma prima di tutto un onore e non deve divenire un lavoro; riconsider­are anche il numero massimo dei mandati, penso che mettere in circolazio­ne energie nuove faccia bene».

Ieri Fezzi, per la prima volta difronte a tutti e 5 i candidati in pectore, implicitam­ente ha verificato se qualcuno avesse maturato l’idea di un passo indietro. Ma niente da fare: piuttosto di diminuire i candidati aumentano. Il presidente ha allora consegnato a tutti un «kit» per candidati, con l’elenco di tutte le coop e i relativi voti a disposizio­ne, per consentire a tutti di avere le stesse opportunit­à di partenza, chiarendo nel dettaglio il regolament­o.

Nella pratica si va definendo un quadro in cui Mattarei e Villotti potrebbero essere i due nomi più forti. Una situazione che è più probabile si definisca in assemblea, in sede di ballottagg­io fra i due candidati con più voti.

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Sfida La sede della Federazion­e trentina della cooperazio­ne in via Segantini a Trento

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