Federcoop: favoriti Mattarei e Villotti
Presidenza, c’è anche Sester. Fezzi incontra i candidati: si farà il tour di presentazione
Ieri il presidente di Federcoop Fezzi ha incontrato i candidati in pectore, che crescono da quattro a cinque, vista la discesa in campo anche di Piergiorgio Sester. La Federazione, una volta chiariti i nomi in lizza dopo il 20 aprile, organizzerà un tour in Trentino per presentare i candidati. Ultimi giorni per la raccolta delle firme: in assemblea i due nomi più forti dovrebbero essere Mattarei e Villotti.
TRENTO La partita per la presidenza di Federcoop si giocherà fra cinque contendenti: ieri anche Piergiorgio Sester ha ufficializzato la sua discesa in campo. Mancano ancora dieci giorni per ultimare la raccolta delle firme a supporto dei singoli candidati. Chi si sbilancia a scommettere comincia a puntare su una sfida finale fra Marina Mattarei, per i «riformisti» ed Ermanno Villotti, in rappresentanza di gran parte del credito coop. Ieri intanto i cinque candidati in pectore sono stati chiamati a rapporto dal presidente Mauro Fezzi, per fare il punto della situazione e fornire il «kit dei candidati». Dopo il 20 aprile, quando si conosceranno i nominativi definitivi, partirà un tour di Federcoop per presentarli nelle diverse zone del Trentino.
Per ogni singolo candidato il primo scoglio è quello delle firme a supporto: devono provenire da almeno 15 cooperative di 4 dei 5 settori, in grado di esprimere minimo 40 voti (i voti espressi dalla singola coop variano a seconda della sua grandezza). Le previsioni dicono che Mattarei e Villotti non avranno problemi a raccogliere il supporto necessario per il 20; dovrebbe farcela anche Giuliano Beltrami, anche se si sta muovendo per conto suo, senza il supporto dei «riformisti» che hanno scelto di sostenere Mattarei. Più in difficoltà pare Michele Odorizzi, che pesca nel settore delle coop sociali, ma senza grande appoggio. Da vedere poi come si muoverà in questi ultimi giorni l’outsider Sester, che ieri ha inviato una lettera a tutte le cooperative: «Non ho gruppi di interesse da tutelare, né sponsor, né rendite di posizione da difendere — dice — ho l’aspettativa e l’ambizione di poter rappresentare un mondo vivo, fatto di grandi e piccole realtà, tutte con la propria storia e dignità, bisognoso di individuare una rotta per il futuro e di farlo con il contributo di tutti i propri associati». «Il mio attuale lavoro mi piace (Gren block, ndr), non sottostimo l’impegno ed il ruolo di presidente, ma non deve essere un “lavoro” e io non voglio che lo sia, pena distaccarsi dai problemi reali delle Cooperative e rischiare di vivere in una nuvola. Chiedo allora a voi di sostenere e rendere possibile la mia candidatura — afferma Sester —, non chiedo un’adesione acritica, ma la possibilità di confrontarmi con tutti e far sì che l’assemblea dell’8 giugno scelga la propria rappresentanza in maniera cosciente, libera e convinta». Gli impegni di Sester: «Dare disponibilità reale all’ascolto, sia presso le sedi delle Cooperative, ma anche dedicando almeno uno spazio giornaliero presso la sede della Federazione, alle Cooperative ed ai loro soci, senza troppi filtri e barriere, semplicemente fissando data ed orario; rivedere il tema dei compensi: rappresentare la Cooperazione è un onere, ma prima di tutto un onore e non deve divenire un lavoro; riconsiderare anche il numero massimo dei mandati, penso che mettere in circolazione energie nuove faccia bene».
Ieri Fezzi, per la prima volta difronte a tutti e 5 i candidati in pectore, implicitamente ha verificato se qualcuno avesse maturato l’idea di un passo indietro. Ma niente da fare: piuttosto di diminuire i candidati aumentano. Il presidente ha allora consegnato a tutti un «kit» per candidati, con l’elenco di tutte le coop e i relativi voti a disposizione, per consentire a tutti di avere le stesse opportunità di partenza, chiarendo nel dettaglio il regolamento.
Nella pratica si va definendo un quadro in cui Mattarei e Villotti potrebbero essere i due nomi più forti. Una situazione che è più probabile si definisca in assemblea, in sede di ballottaggio fra i due candidati con più voti.