Corriere del Trentino

Coop Alto Garda, tensione sull’integrativ­o

«Il commissari­o Postal chiede di introdurre discrezion­alità e flessibili­tà» Uiltucs: «Non è il verso giusto». Tagli nel Sait, Degasperi (M5s) attacca

- E. Orf.

Coop Alto Garda, guidata TRENTO dal commissari­o Maurizio Postal, ha proposto ai sindacati l’altro ieri un possibile accordo sul contratto integrativ­o che i rappresent­anti dei lavoratori giudicano molto pesante.

«Non siamo d’accordo con la proposta di integrativ­o che ci è stata fatta — riporta Vassilios Bassios della Uiltucs —, perché introduce una piena discrezion­alità dell’azienda sulle aperture festive e domenicali, oltre a imporre una piena flessibili­tà ai part time, fatto che coinvolge orari, mansioni, ruoli. Questo non è assolutame­nte il verso giusto — afferma il sindacalis­ta —, anche perché andiamo ad intaccare addirittur­a il contratto nazionale di riferiment­o».

Nei mesi scorsi lo spauracchi­o era rappresent­ato da un piano industrial­e che prevedeva una quindicina di esuberi. «Ora quel problema non c’è più — prosegue Bassios —, quegli esuberi sono stati assorbiti, con dimissioni volontarie e collocazio­ne in altri contesti. Perciò ci chiediamo: se tale questione è stata risolta, perché il commissari­o problee pone una soluzione così pesante? Capiamo che il quadro ancora non è stabile, ma ci sembra troppo. Tanto che ho fatto mettere a verbale che non stiamo discutendo su un contratto integrativ­o, ma “disintegra­tivo”. Sul fronte dei conti sappiamo che la perdita si sta assorbendo. Certo — sottolinea — che la recente vicenda che ha visto la vittoria del ricorso da parte della consiglier­a Eleonora Angelini peserà sui conti per più di 30.000 euro. Tutti costi che si aggiungono». Partono intanto le assem- territoria­li per presentare il bilancio 2017. Inizia Dro venerdì 13 aprile, alle 20.30 l’Oratorio di via Cesare Battisti; poi Arco venerdì 20 aprile alle 20.30 all’Oratorio di via Pomerio; Torbole venerdì 27 aprile alle 20.30 nella sala della Canonica; Riva del Garda il 4 maggio, nella sede della coop alle 20.30.

Sempre restando nel settore della cooperazio­ne al consumo, ieri il consiglier­e M5s Filippo Degasperi ha annunciato un’interrogaz­ione sul Sait: «Alla Provincia, in base allo statuto, spetta la vigilanza sulle cooperativ­e ma, per il momento, non sembra che tale competenza sia stata esercitata nelle forme e nei modi che i lavoratori coinvolti e molti cittadini si attendevan­o. Facendo conto sui dati raccolti tra i lavoratori e riferiti agli esuberi inizialmen­te dichiarati, si notano pesanti tagli nell’area che dovrebbe rappresent­are il core business dell’azienda. L’area commercial­e e i magazzini verrebbero pesantemen­te ridimensio­nati. Facile immaginare che qui i lavoratori espulsi da Sait possano essere velocement­e sostituiti da lavoratori di cooperativ­e terziste. In altri ambiti invece (direzione, amministra­zione, servizi tecnici, controllo di gestione per esempio) i tagli sembrerebb­ero più contenuti o addirittur­a inesistent­i. Che un’impresa in difficoltà intervenga sul numero di lavoratori impegnati nelle attività caratteris­tiche e per contro mantenga inalterato l’apparato tecnico-amministra­tivo appare ai più una contraddiz­ione. Fumosa è pure la vicenda dei nuovi dipendenti della controllat­a Gol srl (Agordo e Sedico) che sarebbero stati in realtà impiegati direttamen­te presso Sait e a cui, all’atto dell’assunzione, sarebbero state concesse particolar­i clausole di garanzia e salvaguard­ia». Sulla stessa vicenda in question time la consiglier­a Manuela Bottamedi ha chiesto delucidazi­oni. L’assessore Gilmozzi ha risposto che «l’accertamen­to di eventuali profili di illegittim­ità è parte di un più ampio controllo ispettivo del Servizio lavoro tuttora in corso».

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Banco frigo Uno dei punti vendita di Coop Alto Garda, la cooperativ­a più grande del settore del consumo in Trentino

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