eTNo, il festival etnografico Fra arte, musica e folclore
Etnografia. Un termine che può apparire ingombrante, ma che sta diventando un concetto sempre più familiare al grande pubblico anche grazie all’indefessa attività di alcune realtà del territorio locale. Torna così per la sesta edizione consecutiva eTNo - Festival dell’etnografia del Trentino, organizzato dal Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele. Sabato 14 e domenica 15 aprile il chiostro e le corti del monastero di San Michele saranno luogo di ritrovo per i musei etnografici e gli ecomusei di etnografia trentina in rete, oltre a tanti operatori del territorio. Una mostra mercato, ma anche e soprattutto un’occasione per adulti e bambini di incontrare senza intermediari le tradizioni delle nostre genti.
Quest’anno la manifestazione celebra inoltre l’importante anniversario del cinquantenario del Museo con lo slogan «dal 1968 ad oggi...». Un modo per ricordare le radici storiche del Museo stesso, inaugurato il 5 novembre 1968 in pieno contesto “folk revival”. «Ci auguriamo di poter organizzare un’iniziativa commemorativa della fondazione del museo in novembre — ha spiegato il direttore del Museo Giovanni Kezich — ma questa è un’occasione importante per parlare di mezzo secolo di attività, di contatti, di ricerca e di collaborazione. Il Museo si fa spazio aperto e punto di riferimento culturale per le realtà del territorio che si muovo nella galassia dell’etnografia.» Una formula di grande successo, che nella scorsa edizione ha portato a quasi 3000 ingressi in due giorni e che raccoglie consensi anche tra i più giovani sia in veste di pubblico che in quella di operatori.
La programmazione di quest’anno raccoglie quasi 90 proposte che abbracciano indistintamente i beni materiali – i patrimoni etnomuseali, le attività artigianali e i saperi alimentari – e quello dei beni immateriali – tra i quali vanno ricordati la musica, le danze, i cori, la narrativa, il teatro. Tra le numerosissime iniziative spiccano i laboratori che permettono di imparare direttamente alcune belle tradizioni antiche e l’esclusiva anteprima della pubblicazione dedicata alla Paris danza, ballo popolare di origini bavaresi oggetto di uno studio curato da Roberto Bazzanella con la prefazione del direttore Kezich. Non mancano gli incontri con alcuni protagonisti dell’enogastronomia, tra cui lo Chardonnay che sarà oggetto di una presentazione a cura di Fondazione Mach, e i momenti di spettacolo con i gruppi di danze folkloristiche e i cori della Federazione Cori del Trentino, altra grande eccellenza del territorio. E ancora burattini, polenta, malghe, unguenti, piante officinali, impagliatura delle sedie, olio d’oliva, stampe, birra, yogurt per abbracciare in toto lo spirito delle nostre terre.