Aquaspace e Tessil4, alta tensione
L’incertezza sul futuro potrebbe compromettere la produzione, con ricadute occupazionali
Stato di agitazione ad Aquaspace e Tessil4. I lavoratori lo hanno deciso ieri dopo giorni passati ad aspettare segnali.«La produzione è intensa, ma il futuro è incerto» sottolinea Ivana dal Forno della Cisl.
TRENTO I lavoratori di Aquaspace e Tessil4 hanno proclamato lo stato di agitazione, nel corso dell’assemblea di ieri pomeriggio. È la riprova del grande malessere che provano da settimane, per via del sequestro del depuratore chimico di Aquaspace, che ha creato una situazione progressivamente sempre più caotica. Ieri la Tessil4, incontrando i sindacati, ha fatto sapere che, anche se la questione si risolverà positivamente, già ora si possono prevedere ricadute negative. Le lavorazioni che la sede di Rovereto fornisce non possono essere «vendute» ai clienti, perché sussiste una forte incertezza sul futuro. Perciò il giro d’affari si ridurrà e si spera di potervi far fronte solo con ammortizzatori sociali.
Ivana dal Forno (Femca Cisl) fa il quadro: «Ad oggi la produzione è molto intensa, ma il futuro è incerto». La fabbrica (65 addetti) si occupa della tintura nel nylon. Ogni volta che c’è un nuovo cliente si deve fare una «campionatura», cioè mettere a punto il prodotto ad hoc. «Ma adesso di campionature non se ne fanno più» dice la sindacalista. «I commerciali indirizzano i clienti verso altri prodotti forniti dal gruppo Aquafil, di cui Tessil4 fa parte. La prossima stagione quindi è a rischio. Da vedere inoltre se i clienti, una volta cambiato prodotto, torneranno indietro». «Il timore — sintetizza — è che ci stiano servendo la pillola un po’ alla volta».
Nei giorni scorsi le cose avevano già cominciato a mettersi male per Aquaspace (13 addetti): la proprietà ha detto che se la situazione non si sblocca entro maggio, la metà sarà licenziata. «Il caos sta crescendo — riferisce Osvaldo Angiolini di Uiltec —. I lavoratori hanno proclamato congiuntamente lo stato di agitazione perché si rendono conto di essere legati: se salta Aquaspace, salta pure Tessil4 Rovereto». «Ancora un volta è una questione di tempo: se lo stop alla campionatura dura un mese è sopportabile, se si arriva a settembre il problema è evidente», aggiunge.
In tutto ciò è emerso che fra i due enti che hanno indagato sul depuratore — Appa e Sava — c’è un forte disaccordo, fatto già contenuto in un verbale del 24 gennaio, data precedente al sequestro del depuratore di metà febbraio. Il verbale però sarebbe stato depositato solo ai primi di aprile, fa sapere Dal Forno. Punti di vista diversi il cui peso è tutto da valutare.