Forza Italia, Perego favorito La Lega corteggia i «civici»
Forza Italia, Biancofiore «gela» Bezzi: «La smetta di diffondere invenzioni»
TRENTO «Fine mese? No, non c’è alcuna scadenza fissata. In realtà, spero di fare molto prima». Michaela Biancofiore è diretta come sempre. In vista della nomina del commissario provinciale di Forza Italia, la coordinatrice regionale mette a tacere in poche e nette battute le voci che in questi giorni raccontano di un partito spaccato e agitato da fibrillazioni. Affrontando subito il nodo più spinoso: «Non ho ancora deciso chi sarà il commissario trentino. Ma di sicuro Maurizio Perego è in pole position».
In effetti, è proprio su questo punto — ma non solo — che nel partito si è aperto un ampio dibattito. La scelta di nominare un commissario provinciale pro tempore, di fatto, è stata la soluzione individuata per «traghettare» la forza politica di centrodestra almeno fino alle Provinciali di ottobre senza dover passare per l’elezione di un coordinacolata tore (e quindi attraverso la convocazione di un congresso). Con la «palla» in mano a Biancofiore per l’indicazione del nome. E una scadenza che sembrava perentoria: fine aprile.
Secondo le indiscrezioni, però, nel partito nessuno dei due punti è stato digerito bene. A iniziare dall’ipotesi, cir- con insistenza, di affidare l’incarico a Maurizio Perego, nome «storico» di Forza Italia e candidato alle ultime elezioni Politiche di marzo. «Sia chiaro — replica secca la coordinatrice regionale —. Non esiste alcuna data fissata per la nomina del coordinatore. Così come non esistono veti o divisioni sul nome di Perego». E aggiunge: «Mi auguro di riuscire a chiudere la questione prima della fine del mese. E Perego rimane assolutamente in pole position». Per buona pace di chi, in Forza Italia, preferirebbe altre soluzioni.
Ma la coordinatrice azzurra non si ferma qui. E fa capire di sapere con esattezza chi, in queste settimane, sta «seminando zizzania» all’interno del partito. «Non deciderò il nome del commissario pro tempore trentino sulla base di ciò che dice Giacomo Bezzi» va al sodo Biancofiore. Che rincara la dose nei confronti del consigliere provinciale: «Le voci dei malumori interni al partito sono state messe in giro proprio da chi vorrebbe impedire le decisioni. Da chi ha remato contro il partito per tutta la campagna elettorale e non ha partecipato ad alcuna iniziativa».
Nel frattempo, lo stesso capogruppo regionale si mantiene a debita distanza. «Sono in una fase di riflessione» aveva messo le mani avanti Bezzi pochi giorni fa, quando le indiscrezioni — questa volta con lui al centro dell’attenzione — lo vedevano più vicino alla Lega che a Forza Italia. Da parte sua, in queste settimane il consigliere non ha mai fatto mistero di non riuscire a digerire alcune scelte della coordinatrice regionale, giudicate poco «autonomiste». Tanto da portarlo ad allontanarsi dal partito. E non è escluso che altri lo seguano.