Pista Plaza, c’è il via libera. Ma scoppia la protesta
Pinzolo, la giunta provinciale dà l’ok con prescrizioni. L’Osservatorio: «Si rispetti la legge»
La direzione era ormai chiara. Dopo il via libera della Provincia all’accordo «per la valorizzazione sostenibile e la tutela dell’ambiente in Valagola-Val Brenta» dello scorso luglio e il parere favorevole del comitato di gestione del Parco Adamello Brenta alla definizione del piano di azione per la Riserva speciale Valagola-Val Brenta di dicembre, che la strada per la realizzazione della pista Plaza fosse spianata lo si era intuito.
E infatti nell’ultima seduta la giunta provinciale ha compiuto un passo decisivo verso la realizzazione del contestato tracciato «nero» inserito nel collegamento Pinzolo-Campiglio approvando il progetto preliminare sulla «riqualificazione e potenziamento della proposta turistica nell’area di Pinzolo-Campiglio», che comprende anche la pista Plaza. Un «sì» con prescrizioni (che riguardano la «sottrazione di una cospicua fascia di habitat boschivi», il problema del traffico, il tema dello sci fuoripista e l’aumento della frequentazione nell’area). Ma pur sempre un via libera. Che ha sollevato le immediate proteste di chi, in questi anni, si è opposto strenuamente alla costruzione del tracciato. Primo fra tutti l’Osservatorio spontaneo sul rispetto per l’ambiente.
«Non ci sono parole — si legge sulla pagina Facebook dell’Osservatorio — per definire un’ingiustizia come questa, che ha tutta l’aria di essere un colpo di pistola definitivo alla testa delle regole e del rispetto dei beni comuni in Trentino. Il collegamento è stato un inganno ai danni dell’Europa e di tutti noi, e la pista (che mai si sarebbe fatta, dicevano) ne decreta l’ufficialità». Non solo: «Qualcuno in Rendena dice di stare zitti e di puntare solo a salvare Serodoli dall’attacco che con questi presupposti sarà il prossimo. Ma non si può stare zitti, sarebbe altrettanto criminale che distruggere noi stessi quei boschi. Non si può non affrontare il discorso in modo generale, discoteche in quota comprese. Se qualcuno ha qualche idea o conosce qualcuno in grado di applicare e far rispettare la legge (e ne ha il potere) si faccia avanti». Un appello che ieri in Rete molti hanno raccolto. «Ogni azione criminosa che porta allo straccio delle leggi dovrebbe essere valutata dalla popolazione» conclude l’Osservatorio.