Docenti, per il nuovo contratto 16,5 milioni Rossi: «Grande lavoro, anticipo confermato»
Oggi la delibera all’Apran. Il presidente: «Definite nuove flessibilità». Mazzacca (Cgil): «Vigileremo»
TRENTO Quattro milioni e 800mila euro per garantire agli insegnanti trentini un aumento salariale in linea con i colleghi del resto d’Italia. È l’impegno assunto dalla Provincia nel corso del confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto dei docenti della scuola a carattere statale che oggi compirà un passo importante. La giunta provinciale ha emanato e invierà questa mattina all’Apran la delibera contenente le direttive per la quantificazione delle risorse da destinare al rinnovo. Si tratta dell’ultimo passo prima della firma nonostante resti aperto il confronto sull’ulteriore flessibilità chiesta ai docenti da Piazza Dante.
«Abbiamo deciso di non stornare l’anticipo alle erogazioni del rinnovo nazionale che abbiamo stanziato due anni fa dalla somma complessiva destinata all’aumento» spiega il presidente della Provincia Ugo Rossi. Per effetto di questa scelta il budget totale per il rinnovo ammonta a circa 16,5 milioni di euro. La somma è composta da una quota pari a circa 4,8 milioni relativa all’anticipo già erogato dalla Provincia e da un’altra di circa 11,7 milioni per allineare l’incremento a quello fissato a livello nazionale.
Come ricorda Rossi, «dopo aver anticipato l’erogazione avevamo deciso di attendere il rinnovo del contratto nazionale per conoscere l’entità delle cifre messe in gioco». Ora che il budget è noto, la Provincia avrebbe potuto detrarre quanto già concesso in virtù di un vincolo inserito nella legge finanziaria del 2012. Prima di allora la Provincia decideva autonomamente per il rinnovo dovendo solo rispettare una norma di salvaguardia in base alla quale la parte fondamentale dello stipendio dei docenti trentini non poteva essere inferiore a quello dei colleghi che lavoravano nelle altre Regioni. Il rinnovo del 2009, però, aveva previsto un fondamentale superiore a quello fissato per gli insegnanti del resto d’Italia.
Con la Finanziaria del 2012 Piazza Dante stabilì che i fondamentali avrebbero dovuto essere allineati, e che il differenziale avrebbe dovuto essere assorbito con il nuovo rinnovo, vale a dire quello per il triennio 2016-2018 che è pronto per essere sottoscritto dalle parti.
Qualora l’anticipo venisse stornato dall’incremento fissato con il rinnovo, a fronte di un aumento lordo medio di 70 euro mensili a livello nazionale i docenti trentini godrebbero di una maggiorazione pari a 35 euro. Evitando di ridurre il budget delle risorse anticipate, invece, l’incremento per gli insegnanti trentini verrà allineato.
«Abbiamo assunto questa decisione perché i nostri docenti, ben prima che i colleghi del resto d’Italia, sono stati impegnati nel garantire il trilinguismo, la scuola-lavoro, i bisogni educativi speciali con la scuola inclusiva e il piano digitale — spiega il governatore — Miglioramenti qualitativi possibili grazie alle nuove assunzioni che abbiamo messo in campo ma anche alla disponibilità dei docenti, che è andata anche oltre le ore che normalmente fanno». L’assegnazione formale delle risorse, secondo la segretaria provinciale della Flc Cgil Cinzia Mazzacca «ci permette di prendere coscienza della reale disponibilità finanziaria e ci aiuta a ragionare concretamente su un progetto di comunità scolastica che valorizzi la qualità professionale dei nostri docenti».
Resta in ballo il tema dell’ulteriore flessibilità, sul quale si terrà l’ultimo braccio di ferro. «Le direttive riconoscono un impegno maggiore già garantito al sistema e cercano di delineare alcune flessibilità che possono essere positive» sottolinea Rossi. «Faremo di tutto per presidiare alcuni obiettivi strategici» replica Mazzacca, elencando «incremento delle indennità provinciali, criteri per l’assegnazione del bonus premiale di valorizzazione del merito, riduzione dell’orario di insegnamento frontale per chi si avvicina alla pensione, equiparazione dei diritti fra personale a tempo indeterminato e determinato».
La delibera potrebbe dare la spinta definitiva all’accordo. Intanto il rinnovo della parte giuridica sarà trattata il 20 aprile.
Budget Delle risorse stanziate, 4,8 derivano dagli anticipi e 11,7 dall’adeguamento