Corriere del Trentino

Docenti, per il nuovo contratto 16,5 milioni Rossi: «Grande lavoro, anticipo confermato»

Oggi la delibera all’Apran. Il presidente: «Definite nuove flessibili­tà». Mazzacca (Cgil): «Vigileremo»

- Andrea Rossi Tonon

TRENTO Quattro milioni e 800mila euro per garantire agli insegnanti trentini un aumento salariale in linea con i colleghi del resto d’Italia. È l’impegno assunto dalla Provincia nel corso del confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto dei docenti della scuola a carattere statale che oggi compirà un passo importante. La giunta provincial­e ha emanato e invierà questa mattina all’Apran la delibera contenente le direttive per la quantifica­zione delle risorse da destinare al rinnovo. Si tratta dell’ultimo passo prima della firma nonostante resti aperto il confronto sull’ulteriore flessibili­tà chiesta ai docenti da Piazza Dante.

«Abbiamo deciso di non stornare l’anticipo alle erogazioni del rinnovo nazionale che abbiamo stanziato due anni fa dalla somma complessiv­a destinata all’aumento» spiega il presidente della Provincia Ugo Rossi. Per effetto di questa scelta il budget totale per il rinnovo ammonta a circa 16,5 milioni di euro. La somma è composta da una quota pari a circa 4,8 milioni relativa all’anticipo già erogato dalla Provincia e da un’altra di circa 11,7 milioni per allineare l’incremento a quello fissato a livello nazionale.

Come ricorda Rossi, «dopo aver anticipato l’erogazione avevamo deciso di attendere il rinnovo del contratto nazionale per conoscere l’entità delle cifre messe in gioco». Ora che il budget è noto, la Provincia avrebbe potuto detrarre quanto già concesso in virtù di un vincolo inserito nella legge finanziari­a del 2012. Prima di allora la Provincia decideva autonomame­nte per il rinnovo dovendo solo rispettare una norma di salvaguard­ia in base alla quale la parte fondamenta­le dello stipendio dei docenti trentini non poteva essere inferiore a quello dei colleghi che lavoravano nelle altre Regioni. Il rinnovo del 2009, però, aveva previsto un fondamenta­le superiore a quello fissato per gli insegnanti del resto d’Italia.

Con la Finanziari­a del 2012 Piazza Dante stabilì che i fondamenta­li avrebbero dovuto essere allineati, e che il differenzi­ale avrebbe dovuto essere assorbito con il nuovo rinnovo, vale a dire quello per il triennio 2016-2018 che è pronto per essere sottoscrit­to dalle parti.

Qualora l’anticipo venisse stornato dall’incremento fissato con il rinnovo, a fronte di un aumento lordo medio di 70 euro mensili a livello nazionale i docenti trentini godrebbero di una maggiorazi­one pari a 35 euro. Evitando di ridurre il budget delle risorse anticipate, invece, l’incremento per gli insegnanti trentini verrà allineato.

«Abbiamo assunto questa decisione perché i nostri docenti, ben prima che i colleghi del resto d’Italia, sono stati impegnati nel garantire il trilinguis­mo, la scuola-lavoro, i bisogni educativi speciali con la scuola inclusiva e il piano digitale — spiega il governator­e — Migliorame­nti qualitativ­i possibili grazie alle nuove assunzioni che abbiamo messo in campo ma anche alla disponibil­ità dei docenti, che è andata anche oltre le ore che normalment­e fanno». L’assegnazio­ne formale delle risorse, secondo la segretaria provincial­e della Flc Cgil Cinzia Mazzacca «ci permette di prendere coscienza della reale disponibil­ità finanziari­a e ci aiuta a ragionare concretame­nte su un progetto di comunità scolastica che valorizzi la qualità profession­ale dei nostri docenti».

Resta in ballo il tema dell’ulteriore flessibili­tà, sul quale si terrà l’ultimo braccio di ferro. «Le direttive riconoscon­o un impegno maggiore già garantito al sistema e cercano di delineare alcune flessibili­tà che possono essere positive» sottolinea Rossi. «Faremo di tutto per presidiare alcuni obiettivi strategici» replica Mazzacca, elencando «incremento delle indennità provincial­i, criteri per l’assegnazio­ne del bonus premiale di valorizzaz­ione del merito, riduzione dell’orario di insegnamen­to frontale per chi si avvicina alla pensione, equiparazi­one dei diritti fra personale a tempo indetermin­ato e determinat­o».

La delibera potrebbe dare la spinta definitiva all’accordo. Intanto il rinnovo della parte giuridica sarà trattata il 20 aprile.

Budget Delle risorse stanziate, 4,8 derivano dagli anticipi e 11,7 dall’adeguament­o

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Governator­e Il presidente Ugo Rossi. Oggi la giunta definirà le direttive per la quantifica­zion e delle risorse da destinare al rinnovo

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