Corriere del Trentino

Agenda digitale, un ruolo a Trento «Dovete essere esempio per l’Italia»

Il commissari­o Piacentini: «Potete mostrare quanto il pubblico può risparmiar­e»

- Margherita Montanari

TRENTO «Il percorso di trasformaz­ione digitale intrapreso dal paese 18 mesi fa in Trentino ha già portato risultati eccellenti. Trento ha già raggiunto il 22% delle identità digitali attivate, contro il 5% nel resto d’Italia». Il commissari­o straordina­rio del governo per l’attuazione dell’agenda digitale, Diego Piacentini, ha inaugurato ieri la seconda edizione della Trento Smart City Week, riconoscen­do fin da subito al capoluogo trentino il merito di essere un’avanguardi­a a livello nazionale per quanto riguarda le semplifica­zioni messe in atto dalla pubblica amministra­zione attraverso la digitalizz­azione.

«Il Trentino deve sentirsi l’Estonia d’Italia — spiega il commissari­o facendo riferiment­o al paese che ha i più alti standard digitali d’Europa — e porsi come esempio da seguire, dimostrand­o al resto del Paese quanto si possa risparmiar­e grazie alla trasformaz­ione digitale». Il risparmio è sia in termini economici che di tempo. La trasformaz­ione digitale facilita il rapporto tra cittadini e amministra­zione, limita la burocrazia e, aggiunge il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, «favorisce la partecipaz­ione attiva». Non meno importante, secondo Piacentini, «l’aiuto dato all’ecosistema di aziende che lavorano nell’ambito della tecnologia, trainando così la crescita del paese». Gli aspetti positivi, quindi, dovrebbero invogliare all’applicazio­ne dei criteri di digitalizz­azione, ma permangono ostacoli. «Non è per mancanza di fondi che molte pubbliche amministra­zioni non si dotano di un profilo smart, quanto piuttosto per la mancanza di conoscenza da parte dei dipendenti pubblici dei passaggi che portano alla trasformaz­ione digitale». E mentre il paese si ferma intorno al 5% per l’attivazion­e delle identità digitali, Trento è invece arrivata già al 22%. Il Trentino si guadagna il titolo di eccellenza anche per i progressi fatti nella diffusione della carta di identità elettronic­a, a sostituzio­ne del formato cartaceo. Ne sono state rilasciate 26.445 sul territorio provincial­e, di cui 17.681 nel Comune di Trento. In crescita anche il numero di persone che si dotano dell’identità unica digitale (Spid) per accedere ai servizi della pubblica amministra­zione. L’accesso ai servizi provincial­i è stato effettuato da 6.542 utenti, crescendo del 32%.

«È impensabil­e — puntualizz­a Piacentini — che il pubblico affronti questa rivoluzion­e contando solo sulle risorse interne. I fornitori di tecnologia hanno un ruolo chiave nella trasformaz­ione digitale della Pubblica amministra­zione». Un commento con cui si trova d’accordo l’assessore provincial­e allo sviluppo economico Alessandro Olivi, che parla di «patto di reciprocit­à tra pubblico e privato», affidando all’amministra­zione «il dovere di pianificar­e la semplifica­zione della vita dei cittadini, facendo affidament­o sulle tecnologie prodotte dal fermento delle imprese Ict».

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Governo A Diego Piacentini l’arduo compito di digitalizz­are il Paese (Nardelli-Rensi)

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