Centrodestra, la Lega «corteggia» i civici
Contatti in vista delle provinciali. Binelli: «Lavoriamo sui programmi»
TRENTO Per ora si tratta di dialoghi informali. Qualche contatto «inevitabile — minimizza qualcuno — in una provincia così piccola». Ma la scadenza elettorale di ottobre non è poi così lontana. E anche il centrodestra — così come il centrosinistra autonomista — è costretto a stringere un po’ i tempi per cercare di definire il profilo della coalizione che si presenterà ai trentini il prossimo autunno. Dando vita allo stesso tempo a un programma condiviso e, soprattutto, individuando il nome di un candidato presidente da opporre a quello dell’attuale coalizione di governo. Che sia Ugo Rossi o no.
«Stiamo lavorando» non si mette fretta Diego Binelli, parlamentare del Carroccio. Per il quale il punto di partenza rimane la compagine che, lo scorso 4 marzo, ha portato a un insperato cappotto a livello provinciale. «La coalizione c’è e da qui si parte» assicura infatti il leghista della val Rendena. Che però ammette un interessamento più ampio, già manifestato nelle scorse settimane, per i movimenti civici. «Penso alle lista di Cia — dice Binelli — ma anche a quella di Kaswalder, a quella di Borga e a Progetto Trentino».
Proprio Progetto Trentino, per voce del suo leader Silvano Grisenti, nei giorni scorsi aveva chiarito la propria posizione lontana dall’attuale coalizione di governo. «Il ruolo di Progetto Trentino nel centrodestra — era stata la linea indicata dall’ex superassessore provinciale — sarà quello di tenere la barra al centro. Il cambiamento avverrà in ogni caso, è di rivoluzioni che non abbiamo bisogno».
Con loro la Lega, ma anche le altre forze del centrodestra, sta riflettendo in questi giorni, per capire se ci sia la possibilità di presentarsi uniti alle prossime Provinciali. E, nel caso, con quali modalità.
E nel quadro c’è anche Geremia Gios, che in questi giorni ha chiarito di non «voler sostenere il centrodestra nazionale» ma di puntare alla costruzione di «un’area politica a trazione locale, un progetto politico territoriale».
Insomma, se nel centrosinistra autonomista le acque sono in movimento, anche nel centrodestra molti tasselli devono ancora essere composti. «Stiamo lavorando. Si parte dai programmi e dai contenuti» ci tiene a dettare la scaletta delle priorità Binelli. Che giudica «prematuro» ogni ragionamento sul candidato presidente. Pur ribadendo la posizione della Lega: «Noi abbiamo già detto che il nostro nome è quello di Maurizio Fugatti. Salvini? Non si opporrebbe».