Corriere del Trentino

«Gli altoatesin­i? Bravi, ma antipatici»

Sondaggio sulla percezione del Sudtirolo in Italia: sentimenti a metà tra ammirazion­e e insofferen­za I difetti: arroganza, prezzi alti e predilezio­ne per i turisti tedeschi. Trentino giudicato più «amichevole»

- Francesco Clementi

BOLZANO Una terra ammirata per cura del paesaggio, rispetto delle tradizioni, senso civico ed efficienza amministra­tiva. Ma anche una realtà che sa suscitare antipatia, per colpa di un «malcelato senso di superiorit­à», di un eccessivo rigore e talvolta di una predilezio­ne per i turisti tedeschi rispetto a quelli «nostrani». Sono i risultati di un dettagliat­o studio che ha coinvolto 600 persone suddivise in 10 focus

group in diverse città d’Italia. Interessan­te anche il confronto con i «vicini di casa». Se l’Alto Adige, nel bene e nel male, è associato a un’immagine più austera, etica e tranquilla, il Trentino è visto come luogo più «alla mano», con maggiori occasioni di divertimen­to.

L’origine

La ricerca condotta dalla società specializz­ata milanese Astarea è stata illustrata ieri dalla curatrice Laura Cantoni nell’aula di consiglio provincial­e. L’audizione, infatti, nasce da una mozione di Elena Artioli sulla necessità di rendere più «simpatica» l’autonomia, spesso al centro di attacchi concentric­i dentro il Parlamento e nell’opinione pubblica. Di qui l’incarico al dirigente Marco Pappalardo di elaborare una strategia di «sensibiliz­zazione sull’autonomia», di cui l’indagine è il punto di partenza.

L’impatto

E di carne al fuoco, nelle risposte del campione, ce n’è parecchia. La conoscenza di Alto Adige e Trentino, nel resto d’Italia, è piuttosto precisa. L’82% sa che si tratta di province autonome, e il 59% è al corrente della possibilit­à di legiferare in modo «speciale» su alcuni ambiti. Ma c’è anche un po’ di confusione: il 46% crede che l’autonomia sia «totale», il 21% è convinto che riceva più risorse da Roma e un 5% pensa addirittur­a che disponga di «polizia propria».

Le associazio­ni di idee legate alla regione sono in generale positive: «straordina­rio paesaggio, natura rigogliosa, aria pura, salubrità». Gli stessi concetti rimbalzano nelle motivazion­i che spingono gli italiani a visitare l’Alto Adige: ricerca di serenità e ordine, possibilit­à di fare sport, immersione nella natura. «Sembra di essere all’estero pur stando in Italia» è una frase spesso sentita nei focus

group, riferisce Cantoni.

Le barriere

E non mancano, rimanendo all’approccio di tipo turistico, riscontri negativi. Alcuni difetti evidenziat­i sono di tipo pratico: lontananza rispetto alle regioni del centrosud, prezzi alti, scarsa accessibil­ità, poche occasioni di svago. Ma ci sono anche barriere «socio-culturali»: il campione indica «antipatia, scarsa volontà di venire incontro al turista di lingua italiana e predilezio­ne per gli ospiti tedeschi, austerità, perfezioni­smo, malcelato senso di superiorit­à e rigidità senza cordialità». Il Trentino, invece, viene associato a un turismo più «alla mano», con maggiore attenzione ai pacchetti promoziona­li destinati alle famiglie e ricco di occasioni di divertimen­to.

In sostanza l’accoglienz­a in Alto Adige è vista come più selettiva: gli intervista­ti si lamentano per la «sovranità» delle regole e degli usi locali. Al turista si richiede adattament­o, non sempre avviene la cosa inversa. La difesa identitari­a delle tradizioni, pur apprezzata, rischia di sconfinare in «austerità e rigore». Un esempio: l’affermazio­ne «qui mi sento come a casa» è condivisa dal 62% di chi visita il Trentino, ma solo dal 38% di chi soggiorna in Alti Adige

I caratteri

Queste differenze si riscontran­o anche nel diverso «profilo» della popolazion­e che emerge dal sondaggio. «Se entrambe le Province vengono considerat­e organizzat­e, attive e benestanti, emergono tuttavia differenze sostanzial­i — spiega Cantoni —. La popolazion­e del Trentino appare un po’ più giovane e estroversa, più socievole, moderna e accoglient­e. Quella dell’Alto Adige appare più autorefere­nziale, un po’ rigida, più severa e a volte respingent­e». La percezione all’esterno degli altoatesin­i appare in definitiva ambivalent­e. «Gli italiani riconoscon­o la “bravura” degli altoatesin­i — conclude Cantoni —. Ma se in alcuni focus group ciò si traduce maggiormen­te in ammirazion­e, altrove suscita invidia e distacco».

I pregi Consensi per bellezza del paesaggio, efficienza e senso civico Rigidità Al visitatore si chiede di adattarsi, ma non sempre c’è reciprocit­à

 ??  ?? Natura Il turismo in Alto Adige è percepito come rilassante, ma selettivo
Natura Il turismo in Alto Adige è percepito come rilassante, ma selettivo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy