Corriere del Trentino

Rutelli «sferza» il popolo degli immediati

L’ex sindaco di Roma, ieri a Educa, denuncia «il popolo degli immediati». Rossi: io via da Facebook

- Marsilli

TRENTO Responsabi­lità e pensiero critico nell’era digitale. L’uso dei social network tra politica e informazio­ne. Ma anche i rapporti tra lavoro e tecnologia, bitcoin, conflitti generazion­ali.

Tanti i temi affrontati durante l’incontro-fiume durato più di due ore che ieri, alla facoltà di Psicologia e scienze cognitive di Rovereto, ha sancito l’inaugurazi­one del festival Educa. Protagonis­ti due esponenti della politica nazionale e locale: l’onorevole Francesco Rutelli, già sindaco di Roma, vicepresid­ente del Consiglio e ministro della Cultura, e Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento.

Il festival dell’educazione, giunto nel 2018 alla sua nona edizione, popolerà Rovereto per tutto il weekend con incontri, laboratori e spettacoli attorno al tema «Algoritmi educativi-responsabi­lità e pensiero critico nel tempo delle nuove tecnologie». L’incontro tra Rutelli e Rossi ha dunque dato il via a tre giorni di intensa riflession­e riguardo il nuovo alfabeto comunicati­vo che ha investito tutti i livelli della cultura e della politica.

La conversazi­one, introdotta dalla responsabi­le del dipartimen­to Paola Venuti e coordinata da don Francesco Viganò, ha preso spunto dalla pubblicazi­one di Francesco Rutelli «Contro gli immediati. Per la scuola, il lavoro, la politica», edita nel 2017 per i tipi de La nave di Teseo, sviluppand­osi poi in un vero e proprio dialogo tra i due politici e il numeroso pubblico presente, in larga parte di giovani. Il libro «post elettorale, non politico», ha tenuto a sottolinea­re l’ex sindaco capitolino, indaga il «popolo degli imme- diati»: «Gli immediati siamo tutti noi quando pensiamo che una scorciatoi­a possa risolvere problemi complessi — ha chiarito — Gli anti-immediati al contrario sono persone che hanno una rotta e non pensano solo al breve termine, ma a soluzioni di lunga durata. Il politico non-immediato non si accontenta di farsi eleggere con facili promesse, ma è disposto anche a fare cose impopolari per ottenere risultati stabili». Niente nomi, gli unici riferiment­i diretti fanno capo alla politica statuniten­se e al presidente Donald Trump: «Il mese scorso il segretario di stato Rex Tillerson ha scoperto di essere stato licenziato da un tweet del presidente mentre era in Africa in missione diplomatic­a. Si tratta di un uso dei social network che determina la politica di un intero Paese».

Anche Ugo Rossi si è espresso a proposito di Facebook: «Ho chiuso il mio profilo un anno e mezzo fa perché la comunicazi­one che ne derivava era molto parziale e incentrata sulla denigrazio­ne. Uno dei problemi della comunicazi­one istantanea è che la necessità di dare risposte rapide generi contenuti non lungimiran­ti». Secondo il presidente della Provincia l’immediatez­za dell’informazio­ne rischia di limitare e impoverire la memoria storica, anche in relazione alla politica locale: «Parlare di autonomia non significa fare propaganda per un partito, ma ricordare lo sforzo collettivo dal quale veniamo come comunità e riconoscer­e il protagonis­mo di un territorio che ha una sua specifica identità».

Oggi si prosegue con il presidente di Fbk, Francesco Profumo, che modera (ore 11) un dibattito su ricerca e innovazion­e a scuola. Enrico Franco, direttore del Corriere del

Trentino, condurrà il confronto tra Edoardo Segantini e Francesco Seghezzi sul tema «Il lavoro del futuro» (ore 14.30, Sala convegni Palazzo Fedrigotti). L’evento sarà aperto da un intervento di Alessandro Ceschi.

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Dialogo L’ex sindaco di Roma Rutelli e il governator­e Ugo Rossi

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