Vende il terreno, incassa ed evade
Denunciato un 70enne trentino. Le Fiamme gialle gli sequestrano tre conti e due immobili
Un imprenditore trentino del settore immobiliare è stato denunciato dalla guardia di finanza per omessa dichiarazione. Secondo le accuse l’uomo avrebbe venduto un terreno edificabile per 9 milioni di euro senza pagare le tasse. Sotto sequestro tre conti correnti e due immobili.
TRENTO Conclude la vendita milionaria di un terreno edificabile ma omette di pagare le centinaia di migliaia di euro di tasse derivanti dalla transazione. È l’accusa rivolta a un settantenne trentino, legale rappresentante di una società immobiliare, denunciato dalla guardia di finanza per omessa dichiarazione, reato che prevede pene detentive da 1 anno e 6 mesi a 4 anni se gli importi non dichiarati per ogni anno superano i 50.000 euro.
Attraverso l’attività di analisi effettuata dai militari del nucleo di polizia economicofinanziaria di Trento mediante le banche dati a loro disposizione, sarebbe emersa la posizione irregolare di una società immobiliare con sede legale a Trento che nel 2008 aveva acquistato un’area edificabile di oltre 9.000 metri quadri nella zona Nord della città per 8 milioni di euro. Qualche anno più tardi, nel 2015, la ditta l’avrebbe però venduta per 9,2 milioni di euro determinato una plusvalenza di 1,2 milioni di euro in sette anni.
Tuttavia, secondo le accuse rivolte al legale rappresentante della società immobiliare, dopo la compravendita sarebbe stata omessa la dichiarazione dei redditi e dell’Iva. Come conseguenza la ditta avrebbe evaso imposte dirette (Ires) per 190.911,51 euro e 67.764 euro di Iva.
Di fronte a tale presunta evasione, il giudice per le indagini preliminari Francesco Forlenza ha disposto, su richiesta del pubblico ministero, il sequestro preventivo di beni del settantenne per un ammontare complessivo di 258.675,51 euro.
In esecuzione del provvedimento, i militari della guardia di finanza si sono avvalsi del «sequestro per equivalente», una misura cautelare che congela beni in misura equivalente all’ammontare delle imposte che la Procura ritiene essere state evase. Per tali ragioni le Fiamme Gialle hanno posto i sigilli a tre conti correnti bancari dell’imprenditore trentino e a due immobili commerciali situati nel centro storico di Mezzocorona.