Corriere del Trentino

IL RUOLO STRATEGICO DELLA SAT E I CAMBIAMENT­I CLIMATICI

- Il caso di Luca Malossini

Da appassiona­to di montagna ho letto con attenzione l’intervista rilasciata l’altro giorno dal presidente della Sat, Claudio Bassetti, alla vigilia del cambio della guardia. Non sono iscritto Sat, ma ritengo importante il lavoro che l’associazio­ne, molto amata dai trentini, sta portando avanti. Un interlocut­ore serio della politica, con posizioni talvolta anche dure, ma mai demagogich­e. Tra i ragionamen­ti proposti da Bassetti, quello che mi ha colpito e che considero strategico per l’immediato futuro riguarda il cambiament­o climatico. Il presidente Sat afferma che «un simile tema è scomparso dalle agende della politica». Il richiamo è più che mai necessario, visto che dovremo fare i conti sempre più spesso con un clima non più catalogabi­le come si faceva in passato. Le quattro stagioni classiche sono sparite, tanto da metterci davanti a uno scenario complesso, di non facile lettura. Interrogar­si sul clima, quindi, non è banale: in ballo ci sono scelte urbanistic­he che potrebbero rivelarsi un buco nell’acqua. Non è più tempo insomma di ragionare su un modello unico di sviluppo. La neve rimane il punto di forza dell’offerta, ma non può più essere totalizzan­te. Non capire ciò

Il ruolo della Sat, in Trentino, riveste molta importanza. Lo ha spiegato lo stesso Bassetti nel dialogo con la nostra Marika Giovannini, evidenzian­do come in provincia il cinque per cento della popolazion­e sia socio della Sat. I pareri dell’associazio­ne vengono pertanto ascoltati attentamen­te, il che però non vuol dire che siano poi metabolizz­ati e applicati da chi è chiamato a governare il territorio. La presidenza Bassetti non è stata improntata a battaglie di retroguard­ia. I no che sono arrivati non sono stati ideologici, piuttosto frutto di un confronto aperto, magari aspro, ma mai unilateral­e. La montagna è sempre stata vista come un bene da tutelare in quanto rappresent­a un valore aggiunto per il territorio. Se questo bene viene travolto da dinamiche improntate allo sviluppo esasperato rischia di perdere appeal, lasciando spazio alla pura mercificaz­ione. In tale ragionamen­to, quindi, il tema del cambiament­o climatico gioca un ruolo decisivo per il futuro. Prima la politica ne prenderà coscienza e prima riuscirà a leggere le trasformaz­ioni evitando di farsi trovare impreparat­a.

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