Non siamo visionari
Ci risiamo. Nel corso dell’annuale festa della polizia, il questore ha ripetuto un’affermazione che ben conosciamo: i reati sono in calo, mentre permane una «percezione» di pericolo da parte dei cittadini.
Non è la prima volta che si parla di «percezione», un concetto teso, a nostro avviso, a sminuire e depotenziare le lamentele da parte dei cittadini: siamo francamente stanchi di esser presi per visionari. Invitiamo il questore a fare un giro con noi per «percepire» quello che percepiamo quotidianamente. Lo spaccio indisturbato, pena minacce e insulti da parte degli alacri operatori del mercato degli stupefacenti; monumenti e case sfregiate da scritte stupide; comportamenti incivili e
osceni alla luce del sole, e via percependo. Dato che una telefonata al 112 non è una denuncia, di questi fenomeni nelle carte del questore non c’è traccia.
E dunque avanti con la «percezione» che suggerisce la realtà di una città ben diversa: linda, ordinata, sotto controllo. Così non è. Non lo è per noi né per gli abitanti di Santa Maria, di San Marco e di tutto il centro storico. Abbiamo
una domanda per il questore: ha idea di quante persone rinunciano ormai a denunciare piccoli furti e danneggiamenti a causa del senso di inutilità di tali atti? Se ci pensa bene non potrebbe essere che la diminuzione delle denunce sia figlia dello stesso fenomeno che genera il «percepito» senso di insicurezza, vale a dire l’inerzia delle forze dell’ordine? Comitato «Vivi San Martino»