Gli imprenditori «Banche, occorre dialogo»
Conferenza Abi. Corrarati lancia l’input: Pmi svantaggiate. Gli istituti: miglioreremo
Tanti big dell’economia a Bolzano per la conferenza dell’Associazione bancaria italiana sul «legame con il territorio». Tra i temi, le difficoltà dell’accesso al credito per le Pmi.
BOLZANO Dopo Trento, la «due giorni» dedicata dall’ Associazione Bancaria Italiana al «territorio» sbarca all’Eurac: un colloquio con il presidente Patuelli (articolo sotto) e due tavole rotonde con big dell’economia. Ne esce la fotografia di una congiuntura favorevole, di un tessuto bancario integrato in quello produttivo, ma con criticità legate al dialogo imprese-istituti sulla concessione di credito.
Quello che più seccamente pone il problema è Claudio Corrarati (presidente Cna regionale): «Massima disponibilità delle banche nel frontoffice, poi nel back-office tante difficoltà e ostacoli per concederci finanziamenti: lì il rapporto umano si dissolve e sul tavolo restano solo i numeri — ha detto Corrarati — occorre un nuovo “patto” che permetta di accedere al credito anche le Pmi non solo chi è capitalizzato e strutturato».
Un bisogno di «altri tipi di sinergie» che è stato sottolineato per esempio anche da Klaus Schmidt e Gianni Battaiola esponenti degli Albergatori (rispettivamente altoatesini e trentini), che «hanno bisogno di molto sostegno vista la continua esigenza di rinnovare strutture e servizi».
L’appello alle banche di occuparsi anche delle «realtà produttive più piccole, ma che per questo sono più a contatto con il bene delle comunità» è arrivato anche da Luca Rigotti (cooperative agricole trentine) e Georg Kössler( Ra iffeisenverban de consorzio Vog).
Interessante l’esempio fatto da Gerhard Comper, responsabile amministrativo della Birreria Forst: «Anche se noi non siamo “piccoli”, ci troviamo spesso a rapportarci con le difficoltà che i nostri clienti, ovvero i locali e le strutture che comprano da noi, trovano nel settore bancario — ha detto il dirigente — capita che siamo noi a offrire loro soluzioni per alleggerire qualche problematicità finanziaria».
Per quanto riguarda gli Industriali, il presidente altoatesino Federico Giudiceandrea e il collega trentino Enrico Zobele hanno aggiunto un elemento in più, ovvero le sfide finanziarie che si stanno aggiungendo con il crescere dell’export: «Quando si va all’estero occorre affidarsi spesso a gruppi non locali, fare i conti con il relativo rating e con strutture più articolate». Anche Anton Seeber ha parlato delle sfide mondiali del suo gruppo Leitner e del forte bisogno di capitali.
Una delle risposte è arrivata da uno dei rappresentanti bancari locali, Nicola Calabrò (ad e direttore Sparkasse): «Gli istituti si stanno attrezzando — ha detto — noi per esempio abbiamo già creato nello specifico un International Desk. Altri servizi mirati si stanno evolvendo, mantenendo operatività e snellezza». Il suo presidente Gerhard Brandstätter aveva già parlato del radicamento con la comunità e le famiglie, da parte della banca. Stesso discorso, in sostanza, da parte del presidente di Cassa Raiffeisen, Michael Grüner per il quale «la riforma cooperativa è una grande opportunità di rinnovamento». Anche gli altri rappresentanti bancari presenti hanno parlato delle loro proposte. Renzo Simonato (Intesa Sanpaolo triveneta) ha sottolineato in particolare la necessità di eliminare «una certa asimmetria informativa con il cliente» (riferito all’input Corrarati, ndr). Tanti spunti, tanto impegno per il futuro.