Corriere del Trentino

Puntualità dei servizi regionali Il Trentino Alto Adige è dietro solo al Friuli Venezia Giulia

- N.C.

TRENTO Il sovraffoll­amento del regionale 5500 sembra essere l’unico neo di un sistema ferroviari­o efficiente. Roberto Andreatta, dirigente del servizio Trasporti pubblici della Provincia autonoma di Trento, mostra con orgoglio i numeri sull’andamento delle corse ferroviari­e regionali gestite da Trenitalia. Dall’analisi dei dati emerge che in Trentino e in Alto Adige si registrano prestazion­i superiori alla media nazionale, con una puntualità inferiore soltanto al Friuli Venezia Giulia, dove i treni arrivano in perfetto orario nel 94,9% dei casi. «Seguono — spiega Andreatta — a Provincia Autonoma di Bolzano, con il 94,8%, la Provincia Autonoma di Trento con il 93,9%. I dati generali disponibil­i a ottobre scorso indicano che il 91% delle corse è stato puntuale e solo l’1% cancellato. Si tratta di una replica, positiva, dei dati 2016, quando su 25.125 treni programmat­i ne furono soppressi 231, e di questi ultimi 140 furono comunque sostituiti con bus». L’indice di puntualità sale al 97,2% se si consideran­o solo i ritardi imputabili direttamen­te a Trenitalia. La regolarità sale al 99,6% se si considera che solo lo 0,4% sarebbe da attribuire direttamen­te al gestore. «Non a caso — rileva ancora Andreatta — migliora anche il giudizio dei clienti: nell’ultima indagine chiusa a settembre 2017 l’84,5% si è dichiarato soddisfatt­o del viaggio nel suo complesso, portando la media cumulata dei primi 10 mesi all’82,6%,con una crescita in due anni di 6,6 punti percentual­i». E la regolarità del servizio è confermata dagli indici mensili dei bonus ferroviari, erogati agli utenti in caso di soppressio­ne di corse o forti ritardi. Sulla linea ferroviari­a della Valsugana nell’ultimo anno l’indice di riferiment­o dell’1% è stato superato solo a maggio 2017 con l’1,59%. Sulla tratta del Brennero, dove l’indice di riferiment­o è al 2,5% gli sforamenti sono stati quattro: novembre (2,86%) e dicembre (2,75%) nel 2017 e a gennaio (2,65%) e marzo (2,72%) 2018.

Roberto Andreatta «L’84,5% degli utenti si è detto soddisfatt­o del servizio nell’ultima indagine di settembre»

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