Giulietti: «InBlu, voce autorevole che non va spenta»
Il presidente Fnsi a Trento contro la chiusura della radio. Ucsi scrive a monsignor Tisi
TRENTO Contro la chiusura di Radio Trentino InBlu e il licenziamento di due giornalisti si leva anche la voce di Giuseppe Giulietti, in città per la «Trento Smart City Week». Il presidente della Fnsi, sindacato unico e unitario dei giornalisti italiani, ha auspicato un ripensamento da parte della diocesi che, attraverso la cooperativa Vita Trentina Editrice, è proprietaria della testata. «Vita Trentina e Radio In Blu — sostiene Giulietti — sono state delle voci autorevoli importanti nel panorama non solo diocesano, ma anche nazionale». Giulietti, insieme al segretario regionale Rocco Cerone e al direttivo del Sindacato territoriale, ha rinnovato il pieno sostegno dell’organizzazione ai colleghi. «In ogni caso – sottolinea ancora Giulietti – la Fnsi mette a disposizione tutte le sue strutture sindacali, legali e tecniche nella trattativa che auspica possa attivarsi quanto prima insieme al Sindacato». E piena solidarietà ai lavoratori arriva dal direttivo dell’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) che ha inviato una lettera direttamente all’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, riproponendo l’esigenza di un piano editoriale complessivo. «L’Ucsi — si legge — ribadisce l’importanza per la Chiesa di poter disporre di propri mezzi di comunicazione e rileva come essi, per la natura del messaggio che sono chiamati a diffondere, non possono rispondere esclusivamente alle logiche del mercato, ma vanno inseriti in un contesto pastorale più ampio». Sul web partita una petizione spontanea contro la chiusura sul sito internet Change.org. In poche ore raccolte circa 700 firme.