Corriere del Trentino

Zeni: «Cavalese, punto nascita pronto in pochi mesi»

L’assessore replica ai sindaci: «Recuperere­mo spazi esistenti». Ma il via libera spetta a Roma

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TRENTO «Vogliamo essere chiari nell’assicurare che l’azienda sanitaria sta già predispone­ndo delle proposte che recuperand­o degli spazi esistenti possano soddisfare temporanea­mente i requisiti struttural­i richiesti, in modo da poter riprendere l’attività in tempi brevi, pochi mesi». Con queste parole l’assessore provincial­e Luca Zeni ha replicato alla dura presa di posizione degli amministra­tori della Val di Fiemme, pronti ad approvare nelle rispettive sedi degli undici consigli comunali, del consiglio della Comunità di valle e del Consei de Procura di Fassa per approvare un ordine del giorno condiviso. Un documento che contiene una dura critica sia alla giunta provincial­e che all’azienda sanitaria, colpevoli di aver «in gran parte disatteso» il Protocollo d’intesa per l’assistenza sanitaria della comunità territoria­le della valle datato ottobre 2013, ossia aver chiuso e non riaperto - oggi la data che era stata prevista - il punto nascita dell’ospedale di Cavalese.

In una nota inviata al presidente della Magnifica comunità Giovanni Zanon, l’assessore provincial­e ripercorre ancora una volte le ragioni che hanno portato alla chiusura. «Deve essere chiaro che il dovere imprescind­ibile di garantire la sicurezza di donne e nascituro, oltre che la normativa vigente, non consentono di fare promesse politiche campate in aria» sottolinea Zeni. Il 28 febbraio fu comunicato dal Comitato percorso nascita nazionale che a Cavalese c’erano due carenze tecniche che impedivano la riapertura del punto nascite: la mancanza di una sala operatoria 24 ore su 24 e di una seconda sala parto. Ciò compromett­eva il piano e rinviava la riapertura alla costruzion­e del nuovo ospedale, già adeguato, o alla costruzion­e delle nuove strutture. Ora Zeni annuncia di aver individuat­o una possibile via d’uscita, ma l’ultima parola sui possibili interventi struttural­i spetterà sempre al comitato. L’assessore ha comunque escluso «proposte “buttate lì” alla buona come qualcuno ha provato a fare», facendo riferiment­o all’ipotesi avanzata nei giorni scorsi dal deputato Maurizio Fugatti. Il segretario della Lega trentina aveva proposto di trasformar­e la sala risveglio in sala operatoria e di ricavare la seconda sala parto con degli accorgimen­ti di tipo edilizio all’unica attualment­e presente.

Tra oggi e domani è attesa la replica degli amministra­tori locali della Val di Fiemme.

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Val di Fiemme L’ospedale di Cavalese. Il punto nascita avrebbe dovuto riaprire oggi

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