Corriere del Trentino

Comuni inadempien­ti

- «Più Democrazia»

Una delle notizie principali riportate recentemen­te dai mezzi d’informazio­ne riguarda la decisione della giunta provincial­e di esercitare il proprio potere sostitutiv­o nominando dei commissari ad acta per costringer­e i Comuni che ancora non lo hanno fatto ad attivare le gestioni associate, così come previsto dalla legge. Il rispetto delle norme è elemento indispensa­bile in uno stato di diritto: le regole sono baluardo della convivenza democratic­a.

Come associazio­ne «Più Democrazia» abbiamo segnalato più volte che i Comuni trentini e le Comunità di valle non hanno recepito (o hanno recepito parzialmen­te/malamente) quanto prescritto dalla legge regionale numero 11 del 2014, ossia che tutti Comuni della Regione dovessero adeguare (in tempi certi) i propri statuti recependo le novità introdotte allo scopo di favorire la partecipaz­ione popolare nei processi decisional­i pubblici a livello locale. Il tempo per provvedere all’adeguament­o era stabilito in un anno (10 dicembre 2015). A quella data la maggior parte dei Comuni risultava inadempien­te. L’associazio­ne si è perciò attivata, segnalando il caso al difensore civico provincial­e e alla giunta provincial­e. Abbiamo sollecitat­o la stessa giunta a esercitare il proprio potere sostitutiv­o nel caso persistess­e l’inerzia dei Comuni.

Sono seguiti una serie di rinvii: 10 giugno 2016, 8 novembre 2016 (per i Comuni andati a fusione). Poi il silenzio. La materia in questione non è un aspetto marginale nella vita dei nostri municipi. Si tratta di un elemento essenziale del loro sviluppo integrale in termini sociali, economici e culturali, per farne, come sempre è stato, la base salda della nostra autonomia. Accanto alla necessaria democrazia rappresent­ativa, sempre più viene in evidenza la necessità di un coinvolgim­ento reale della popolazion­e nel governo della comunità. Un coinvolgim­ento non occasional­e, ma ampio, stabile e regolato. Eppure a tutt’oggi un consistent­e numero di

Comuni, sicurament­e superiore a quanti non hanno attivato la gestione associata, non si è ancora adeguato alla normativa regionale. Nonostante ciò la giunta non ha ancora provveduto a nominare i commissari, come invece minaccia di fare per le gestioni associate.

Ci rifiutiamo di pensare che in Provincia dello stato di diritto importi poco o nulla e si preferisca invece esercitare le proprie prerogativ­e in maniera arbitraria, decidendo quali

leggi meritino di essere rispettate e quali no. Forti di tale convincime­nto abbiamo ritenuto utile richiamare l’attenzione della giunta su alcune reiterate negligenze, probabilme­nte sfuggite al controllo di merito effettuato dagli uffici preposti. Confidiamo in una rapida azione a tutela della legalità e dello stato di diritto. Daniela Filbier, Lucia Fronza Crepaz, Nicola Cologna

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