Latte Trento, bilancio record: ricavi a 53 milioni
Le remunerazioni ai soci in media a 0,58 euro al litro. Graziadei: «Proiettati nel futuro»
TRENTO Latte Trento archivia un’annata record. Il presidente Carlo Graziadei, parlando ieri all’assemblea dei soci, ha definito «storico» questo momento, che «ci proietta lontano verso una maggiore tranquillità e si dà grande sicurezza verso il futuro della nostra cooperativa».
I prezzi del latte e della panna sono triplicati rispetto al 2016, anche se i primi mesi del 2018 non confermano questo trend positivo. Oltre alle condizioni di mercato, migliorano costantemente anche gli indici di qualità del latte, che hanno contribuito a portare le remunerazioni ai soci a 0,58 euro al litro in media, con punte di 0,64. Il totale dei ricavi ha raggiunto 45,4 milioni, che sommato al fatturato di Trevilatte porta ad oltre 53 milioni di euro il fatturato aggregato. Il valore della produzione ammonta a 49 milioni, 3,5 milioni in più dell’anno precedente, a produzione di latte invariata. L’utile netto è di 111.260 euro. «Abbiamo concluso un percorso molto difficile e adesso si tratta di gestire con oculatezza tutte le attività che però sono concentrate utilizzando mezzi nuovi e moderni» dice il direttore Sergio Paoli. In 10 anni investiti 50 milioni di euro.
«Con la grande distribuzione — ha affermato Graziadei — sembrano ormai rientrate le preoccupazioni sul Sait che non ha più inserito molte referenze, ma che ne ha almeno mantenute altre ottenendo sul latte dei buoni numeri». Confermato in consiglio il presidente uscente Carlo Graziadei in rappresentanza della Valle dei Laghi, Ottavio Ropelato e Fausto Tomaselli della Bassa Valsugana, Roberto Simonetti della Vallagarina ed Elia Valenti della Val del Chiese e Ledro. Per l’Alta Valsugana nuovo ingresso di Mattia Sighel al posto di Maurizio Helvegher. Il presidente sarà nominato dal consiglio nei prossimi giorni.