Fi, rivolta contro Perego «Ha precedenti penali»
Bottamedi: «Ha precedenti penali». Ipotesi commissariamento
Michaela Biancofiore è TRENTO andata dritta per la sua strada. La coordinatrice regionale di Forza Italia aveva da tempo in mente il nome di Maurizio Perego per il ruolo di commissario pro tempore del partito in Trentino e domenica sera, nel corso del comitato regionale convocato a San Michele all’Adige, ne ha ufficializzato la nomina nonostante i mal di pancia suscitati tra i forzisti trentini anche solo dall’ipotesi. E pare ci sia chi si stia muovendo per far commissariare il partito e togliere così potere alla stessa Biancofiore. Perché se la figura di Perego non andrebbe a genio a esponenti di lunga data come il capogruppo regionale Giacomo Bezzi o l’attuale vice-coordinatore trentino Giorgio Manuali, non sarebbe gradita nemmeno dalle esponenti più recenti del partito Donatella Conzatti e Manuela Bottamedi, che non hanno mai fatto mistero di non apprezzare il modus operandi in seno alla locale formazione di Forza Italia e c’è chi dice che non accetteranno passivamente la nomina e potrebbero mettersi al lavoro per far commissariare il partito. «Continuo a non approvare il metodo impositivo utilizzato per scegliere il commissario e quindi la mancata condivisione di un nome centrale per il partito, che ne detta la linea politica in Trentino – è il commento di Bottamedi – e anche la persona scelta non mi pare la più indicata: ha dei precedenti penali ed è fuori dalla politica da tantissimi anni». La consigliera provinciale ha fatto sentire la sua voce critica anche domenica sera e non nasconde il suo «sconcerto, la delusione e l’amarezza di fronte a una realtà pari a quella di tanti altri partiti»: «Quattro mesi fa mi era stato promesso il massimo coinvolgimento sui temi fondamentali» si rammarica.Ma il suo malumore è ampiamente condiviso. In primis da Giacomo Bezzi, ancora «in pausa di riflessione» come ammette lui stesso (alcune indiscrezioni lo vorrebbero ormai più vicino alla Lega che a Forza Italia) e che alla riunione del comitato regionale non si è presentato. Così come non si sono visti il consigliere comunale di Trento Cristian Zanetti, il responsabile dei giovani del partito Luca Bazzanella, l’attuale commissario provinciale trentino Paolo Catanzaro.Uno scenario in divenire, dunque, e dalla trama decisamente non scontata, a poco meno di sei mesi dalle elezioni provinciali.