Caramaschi ricorda Zanolini «l’entusiasta»
«Un gran lavoratore, un entusiasta che ci ha sempre messo anima e passione». Così il sindaco Renzo Caramaschi ricorda Renzo Zanolini, storico pasticcere di Bolzano che si è spento sabato sera a 75 anni. «Ha tirato su dal nulla una florida attività ed era sempre sorridente rammenta il primo cittadino -. Le persone per bene dovrebbero vivere più a lungo. Un mesetto fa ho bevuto un caffé con lui in via Dalmazia e non dei suoi problemi al cuore: sono molto addolorato». Profondo dispiacere anche dall’amico di lungo corso Antonio Lazzarotto, presidente della Federazione Ciclismo, passione che li accomunava. «Collaboravamo dai primi anni ‘90 e, oltre all’amore per lo sport che ha saputo trasmettere a tutti e cinque i figli, mettendoli tutti in sella a una bici, apprezzavo molto il suo essere artigiano sopraffino che ha saputo reinventare una professione dedicandocisi dalle 5 del mattino alle 10 di sera: partito da artigiano a bottega da Loacker ha poi studiato in svizzera portando in via Trieste e poi in via Dalmazia le sue idee, tra cui i mignon, e diventando un punto di riferimento per la città e i bolzanini». Le esequie, che si terranno giovedì alle 14 a Regina Pacis, saranno presiedute da don Mario Gretter, carissimo amico di famiglia, e concelebrate da don Andrea Bona che prevede una gran folla di amici e cittadini. «È un pezzo della storia di Bolzano e di certo le 500 persone che può accogliere la chiesa non basteranno per l’estremo saluto a Renzo Zanolini. Non lo conoscevo personalmente, se non come semplice cliente della pasticceria, ma l’intera famiglia è molto stimata dalla comunità: sono grandi lavoratori e hanno un ottimo rapporto con la gente che hanno saputo catturare con anni di lavoro. Non a caso, domenica mattina, il suo nome era sulle labbra di tutti i fedeli dispiaciuti per la perdita».
L’estremo saluto Regina Pacis, giovedì le esequie alle 14 Attesa una folla, celebra don Gretter