Corriere del Trentino

«Ora si coinvolgan­o i lavoratori»

I sindacati: «Una società sana valorizza la partecipaz­ione»

- A. R. T.

TRENTO Chiuse le elezioni per Itas non sono però concluse le sfide organizzat­ive. La nuova governance si troverà presto davanti il tema della rappresent­anza richiesta dai lavoratori attraverso i loro rappresent­anti. «Un’istanza che c’era e ci sarà» commenta il segretario della Cgil Franco Ianeselli, a cui fanno eco i vertici di Cisl e Uil, Lorenzo Pomini e Walter Alotti. «Né i vincitori né i vinti si sono espressi rispetto alla possibilit­à di far partecipar­e i lavoratori alla gestione delle mutua, e la cosa ci preoccupa» spiega proprio quest’ultimo, mentre Pomini ravvisa che le istanze pervenute dal mondo sindacale «sono state totalmente disattese». Richieste che verranno rinnovate al nuovo board, confermano i tre segretari.

«Il coinvolgim­ento dei dipendenti è uno dei tasselli per rilanciare Itas — riprende Ianeselli — Attendiamo quindi un’apertura per avviare il ragionamen­to perché una società sana passa anche da qui, strumento per innovare l’organizzaz­ione». Per Pomini immaginare già delle forme di coinvolgim­ento nella governance dei dipendenti o di possibilit­à per essere informati costanteme­nte su essa «sarebbe stato un bel segnale». «Auspico che di ciò tenga conto il nuovo board — prosegue — Il dialogo e il coinvolgim­ento aiuterebbe­ro la società, altrimenti si perde una parte importante delle sue possibilit­à di rilancio».

Riguardo all’esito del voto espresso dai delegati, Alotti preferisce mantenere una posizione terza mentre Ianeselli e Pomini entrano nel vivo. «Credo si sia trovata una continuità nella discontinu­ità, non si è voluto rischiare — commenta il segretario Cisl — Ci sono state entrate a gamba tesa degne di un cartellino rosso, che poi è stato effettivam­ente mostrato. Ora mi auguro che in questa linea di continuità la politica resti fuori dalla porta». Più secca la posizione di Ianeselli: «Non nascondo che avrei auspicato una discontinu­ità più forte — sottolinea — Ora chi ha vinto ha l’onere di produrre la discontinu­ità, e ricordiamo­ci che nel nuovo cda esiste una componente dell’altra rappresent­anza».

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Segretari Da sinistra Walter Alotti, Franco Ianeselli e Lorenzo Pomini

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