Corriere del Trentino

I segreti di Venezia

- ROVERETO

Se è vero, come è vero, che Venezia è unica al mondo, allora è doveroso visitarla. Ci sono ragazze e ragazzi che ne hanno sentito parlare ma non sanno nemmeno dove si trovi, ignorano il suo fascino, la sua bellezza. Qualche giorno fa, assieme al collega Leo Leone ho organizzat­o un breve viaggio di studio proprio per far conoscere la città lagunare agli alunni della 3 B Informatic­a dell’ITT «Marconi» di Rovereto. Il ritrovo è stato fissato davanti alla stazione dei treni: tutti presenti tranne uno, a casa con la febbre. Una pioggerell­a primaveril­e ci ha accompagna­ti fino a Verona, poi un timido sole ha fatto capolino. Arrivati a Venezia la giornata si è completame­nte trasformat­a, tepore e sole non ci hanno mai lasciati. Il Ghetto, piazza San Marco, la Basilica, il palazzo Ducale, il Canal Grande, il ponte di Rialto, ma anche canali, ponti, campi e campielli: Venezia si è rivelata in tutto il suo splendore, uno splendore che l’ha resa grande e celebre in tutto il mondo. Venezia è stata per secoli la dominatric­e indiscussa non solo dell’Adriatico, ma ha rappresent­ato anche un modello di efficienza politico-diplomatic­a e di buona amministra­zione. Una veloce pausa (con panini e bibite) poi a Murano, l’ultima meta prevista dal programma. Venti minuti in vaporetto per raggiunger­e l’isola e visitare le sue famose vetrerie. A proposito: per alcuni studenti l’esperienza in vaporetto è stata una piacevole novità. Entusiasmo e voglia di conoscere hanno caratteriz­zato una giornata che certamente ha arricchito i ragazzi: infatti, come ha affermato lo scrittore e poeta Franco

Marcoaldi, «il viaggio è la massima esposizion­e dei sensi, della mente e del cuore al nuovo e al diverso». Credo che l’obiettivo sia stato ampiamente raggiunto.

Carlo Andreatta,

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