Corriere del Trentino

Ex mensa Santa Chiara La Provincia dà l’ok Il cantiere nel 2019

Accolta la richiesta del Comune. Gilmozzi: «Primo tassello del progetto Open Lab»

- Chiarini

Via libera della Provincia al recupero dell’ex mensa Santa Chiara dopo la richiesta di autorizzaz­ione per l’avvio del cantiere del nuovo OpenLab avanzata dal Comune. «Un’istanza gestita e accolta in meno di un mese» sottolinea Carlo Daldoss. «L’obiettivo è far partire i lavori dopo l’estate 2019» aggiunge poi Italo Gilmozzi.

TRENTO L’avvio dei cantieri del maxi progetto Santa Chiara Open Lab è ora più vicino. La Provincia ha dato l’ok al recupero dell’ex mensa Santa Chiara, recependo la richiesta di autorizzaz­ione del Comune di Trento, per procedere con l’opera, in deroga alle norme di attuazione del Piano regolatore generale (Prg). «Richiesta — sottolinea Carlo Daldoss, assessore provincial­e all’Urbanistic­a — che è stata gestita ed accolta in nemmeno un mese». La domanda, infatti, era stata inoltrata da Palazzo Thun lo scorso 4 aprile, con la prospettiv­a di un aumento di volumi di circa 760 metri cubi, raggiungen­do così quota 6.600. «L’obiettivo — spiega Italo Gilmozzi, assessore comunale ai Lavori pubblici è far partire i lavori dopo l’estate 2019. Con il recupero dell’area parco, la riqualific­azione della mensa sarà il primo tassello dell’operazione Santa Chiara Open Lab». Un’operazione che, grazie al finanziame­nto di 18 milioni del ministero delle Infrastrut­ture, cambierà il volto del comparto posto tra via San Giovanni Bosco e, appunto, il Santa Chiara. L’ex mensa, così, ospiterà negli spazi storici le sedi degli Ordini di architetti e ingegneri con l’urban center, utilizzand­o le nuove cubature per un centro giovanile, un locale pubblico, un seminterra­to di servizio. «Anche le altre partite stanno procedendo — prosegue Gilmozzi — anzitutto con la gara per assegnare i lavori per il nuovo polo degli uffici comunali che, con circa 10 milioni di investimen­ti, rappresent­a il segmento più consistent­e». Il polo tecnico degli uffici sorgerà in via San Giovanni Bosco, al posto dell’ex Civica casa di riposo. La commission­e, istituita lo scorso marzo, entro estate giudicherà le 13 offerte giunte da altrettant­e imprese. In questo modo, gli uffici tecnici del Comune, oggi collocati in affitto al Top Center a Trento Nord, troveranno nuova casa. Gli altri moduli del progetto Santa Chiara Open Lab prevedono la trasformaz­ione della vecchia palazzina degli uffici Rsa in un centro diurno per anziani, un asilo nido aziendale a servizio dei lavoratori delle casa di riposo, spazi per il co-housing, il restauro della chiesetta del Redentore. Un complesso di iniziative cui plaude anche Daldoss. «Il Comune di Trento — osserva l’assessore provincial­e — ha dato un segnale molto importante con l’ultima variazione di bilancio, resa possibile proprio dal varo del progetto in cui rientra pure l’ex mensa Santa Chiara. In quella manovra rientrano altri interventi importanti di manutenzio­ne e valorizzaz­ione degli spazi urbani». E da questo disegno, per Daldoss, emerge la sintonia con la Provincia. «C’è un’ide a comune di fondo — sottolinea — di rendere più belle e accoglient­i le nostre città, con un disegno complessiv­o che faccia sentire più a proprio agio residenti e turisti».

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Ampliament­o I volumi dell’ex mensa passeranno da 5.800 a 6.660 metri cubi

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