Corriere del Trentino

Scuola e denatalità, i sindacati non temono tagli

«Reimpiego in attività integrativ­e». Formazione profession­ale, in arrivo 46 stabilizza­zioni

- Andrea Bontempo

TRENTO I dati dello studio «Scuola. Orizzonte 2028» della Fondazione Agnelli sullo scenario demografic­o della scuola trentina nei prossimi 10 anni (Corriere del Trentino di ieri) pongono varie questioni sulle strategie da adottare per affrontare la prospettat­a fisiologic­a diminuzion­e di studenti, classi e insegnanti. Stando alle dichiarazi­oni della dirigente del Dipartimen­to della conoscenza provincial­e Livia Ferrario «non ci deve essere nessun timore di riduzione degli organici». Su questo punto Gilda Scuola appare serena: «Siamo fiduciosi sul fatto che l’amministra­zione terrà fede alla parola data — commenta il coordinato­re Isaia Iorfida — e che i docenti in esubero potranno essere impiegati in una serie di attività integrativ­e (alternanza scuola-lavoro, Clil, recuperi pomeridian­i) e progetti di varia natura, o in attività di tutoraggio e affiancame­nto per i docenti supplenti in anno di prova». Un impiego, quest’ultimo, ipotizzato pure da Cinzia Mazzacca (Flc Cgil), anche per via «del mancato otteniment­o in sede contrattua­le dell’alleggerim­ento dei carichi di lavoro per i docenti in pre-pensioname­nto. In ogni caso interpreto lo scenario prospettat­o come un’opportunit­à, bisogna cogliere l’occasione per effettuare operazioni importanti supportate da un organico adeguato: tempo pieno alla primaria e prolungato alle medie, didattica personaliz­zata, nuove metodologi­e, educazione permanente per gli adulti». Anche Pietro Di Fiore (Uil Scuola) prospetta l’impiego dei docenti più anziani in attività di tutoraggio per i nuovi colleghi – con ovvia riduzione dell’orario frontale – e non teme future riduzioni d’organico: «Non ci sono persone che rischiano di perdere il posto, anche perché entro cinque, dieci anni più del 50% degli insegnanti italiani andrà in pensione. Mi preoccupan­o di più il trend nazionale, il calo delle nascite e l’anzianità media del nostro Paese». Tema rilevato anche da Stefania Galli (Cisl scuola), «un problema enorme che forse non abbiamo ancora del tutto realizzato e che può avere ripercussi­oni per tutti gli operatori della scuola. L’amministra­zione deve pensare a un nuovo modello, a numeri adeguati per i nuovi bisogni, partendo dalla scuola dell’infanzia, sulla quale ci confronter­emo a breve con il presidente provincial­e Ugo Rossi». Un altro confronto avverrà lunedì 14 maggio al PalaRotari di Mezzocoron­a quando sindacati e Gilda presentera­nno all’assemblea provincial­e degli insegnanti il nuovo contratto docenti 20162018 firmato il 24 aprile. Novità anche nella formazione profession­ale: è in arrivo un concorso per l’assunzione a tempo indetermin­ato di 46 docenti, «riservato agli insegnanti già inseriti nella rispettiva graduatori­a per l’assunzione a tempo determinat­o che hanno svolto un periodo di servizio di almeno tre anni negli otto anni scolastici precedenti l’entrata in vigore della legge di stabilità».

 Di Fiore I colleghi più anziani potranno fare tutoraggio per gli insegnanti più giovani

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Tendenze Fondazione Agnelli ipotizza nel decennio un calo di 185 classi in Trentino

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