Corriere del Trentino

Montagne, donne e libertà al centro del festival 2018

- C. N.

La montagna e le donne. Un tema caro al Trento Film Festival, che conferma l’attenzione verso i temi legati all’emancipazi­one femminile nel mondo delle alte vette (e non solo). Testimoni due grandi ospiti, esempi femminili di portata internazio­nale. Pasang Lhamu Sherpa, l’alpinista nepalese che nel 2016 ha ricevuto il riconoscim­ento di National Geographic Adventurer of the Year, presente ieri alla proiezione del corto a lei dedicato, Mothered by Mountains. Pasang ha parlato delle difficoltà della sua scelta, di quanto ancora ci sia da fare per spezzare la distanza tra uomo e donna: in montagna, in Nepal, nel mondo. Il suo operato, insieme al suo sorriso fanno ben sperare in un futuro migliore, dove nessuna donna dovrà rinunciare ai propri sogni. Sogni grandi come quelli di Nasim Eshqi, alpinista e climber iraniana attesissim­a ospite del

festival martedì: potremo ascoltare la sua storia

nell’incontro Climbing in Iran e libertà. Come la gravità porta all’uguaglianz­a (ore 18, sede Sosat). E oggi un altro grande nome è atteso: Tommy Caldwell alpinista e scalatore Usa sarà alla prima di The Dawn Wall (ore 19, Cinema Vittoria). Grandi emozioni domani per l’attesissim­o Holy Mountain, seconda fatica di Reinhold Messner, in anteprima alle 19 al Vittoria.

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