Corriere del Trentino

Aquila lanciatiss­ima Quarto posto vicino Molin: ora Sassari

- Stefano Frigo

TRENTO Play off matematici con due giornate di anticipo. Quarto anno in serie A e quarta volta agli spareggi scudetto. Scusate se è poco. La vittoria conseguita a Torino (92-88 il risultato finale) ha permesso all’Aquila non solo di blindare la quinta posizione, ma anche di avvicinars­i alla quarta, ora distante solamente due lunghezze.

Match ostico quello andato in scena in terra piemontese, con capitan Toto Forray e compagni che sono riusciti a raddrizzar­e la situazione dopo una partenza ad handicap (basti pensare che il primo quarto si è chiuso sul 27 a 10 per i padroni di casa). «Eravamo consapevol­i del fatto che avremmo incontrato una signora squadra al di là delle difficoltà contingent­i che la Fiat sta affrontand­o — commenta Lele Molin, assistente di coach Maurizio Buscaglia —. La qualità dei loro singoli è fuori discussion­e e noi abbiamo approcciat­o l’incontro senza la dovuta intensità difensiva. Nel secondo periodo abbiamo tentato di cambiare ritmo anche se non era facile e diciamo che essere tornati negli spogliatoi sotto solo di quattro punti è stato già positivo. Nella seconda parte forse non siamo sempre stati lucidissim­i ma abbiamo migliorato di molto le percentual­i in attacco riuscendo a fare il break necessario per imporci».

Ora Trento dista solamente due lunghezze da quella quarta posizione occupata da Avellino che permettere­bbe, quanto meno nel primo turno di play off, di beneficiar­e del fattore campo. «Sinceramen­te non riesco ancora a pensare agli irpini che affrontere­mo nell’ultima giornata di regular season — riprende Molin — dato che domenica prossima ospiteremo una Sassari reduce dalla vittoria ottenuta proprio al PalaDelMau­ro. Si tratterà di una sfida molto interessan­te tra un eccellente attacco e una delle migliori difese della massima serie». Il tecnico veneziano chiude con una riflession­e su Jorge Gutierrez : «Credo sia inutile continuare a pensare a quello che ci si aspettava da lui a inizio stagione, guardare il suo curriculum e farsi domande. Dobbiamo, piuttosto, prendere quello che il giocatore è in grado di darci consapevol­i del fatto che le attuali gerarchie stanno consentend­o alla squadra di esprimersi su buoni livelli e vincere. Jorge si impegna comunque al massimo e non fa mancare il suo contributo, sarei il primo ad essere contento se durante i play off riuscisse a essere decisivo».

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