Carro rovesciato Risarcimento da 191.000 euro
Incidente a Carnevale, danni permanenti per due figuranti di sedici anni. Tre a processo
Quel giorno rimasero feriti 25 figuranti, tra cui due sedicenni in modo grave. Ora distanza di poco più di un anno dal ribaltamento del carro allegorico «Scooby Doo», il 25 febbraio dello scorso anno a Bosentino, l’avvocato delle due minori chiede i danni: 191.000 euro.
TRENTO Maschere, allegria, carri allegorici che sfilano sulle note musicali. Doveva essere una grande festa, ma ha rischiato di trasformarsi in tragedia e ancora oggi alcuni ragazzi portano i segni di quel giorno. Per alcuni di loro, forse, resteranno impressi per sempre.
È trascorso più di un anno dall’incidente sulla Vigolana del carro allegorico «Scooby Doo» che si era ribaltato nei pressi della rotatoria di Bosentino con a bordo 28 figuranti. Ventisei di loro, tra cui diversi minorenni, erano rimasti feriti, alcuni in modo grave. Per due ragazzine le conseguenze di quel giorno sono state davvero pesanti e i danni rischiano di essere permanenti. Hanno solo sedici anni.
L’incidente risale al 25 febbraio dello scorso anno, un banale infortunio che lascia aperti molti interrogativi sulla sicurezza di queste manifestazioni e sui controlli. Ma anche sulle responsabilità, «evidenti» secondo il pm Marco Gallina, che ha condotto le indagini. Ieri mattina, davanti al giudice Greta Mancini, si aperta la prima udienza dibattimentale a carico dell’autista del carro, Mattia Giacomelli, 28 anni, dell’Altopiano della Vigolana, del legale rappresentante del Consorzio turistico Vigolana, Daniele Corsini, 43 anni, e di Claudio Leonardelli, 50 anni, di Trento estensore della relazione tecnica del 16 febbraio 2917 nella quale si attestava che il carro rispettava le condizioni di sicurezza previste. I tre sono accusati lesioni personali stradali gravi in concorso.
E ora scendono in campo anche le parti offese. Formalmente non c’è ancora una costituzione di parte civile delle due sedicenne rimaste ferite gravemente (una di loro è stata ricoverata per giorni nel reparto di rianimazione), ma c’è una perizia di parte che fotografa una situazione molto seria per le due minori. Una delle due secondo il consulente medico legale delle due famiglie, rappresentate dall’avvocato Nicola Zilio, ha riportato un’invalidità permanente del 20%, l’amica del 14%. Si parla di un danno complessivo di circa 191.000 euro, 120.000 euro per la prima (il danno biologico per le lesioni riportate viene calcolato in circa 80.000 euro, il resto è per il danno morale) e 71.000 euro complessivi per la seconda ragazza. L’udienza di ieri è stata rinviata al 16 ottobre proprio per consentire alle parti di trovare un accordo sul risarcimento del danno, dopodiché si entrerà nel merito del processo e quindi delle accuse. Il pool di avvocati della difesa, Claudio Tasin, Franco Busana, Enrica Franzini e Marco Grotto di Vicenza, sta preparando le strategie difensive.
La Procura contesta a Giacomelli anche la violazione della normativa stradale e il regolamento contenuto nel nuovo codice della strada in quanto «malgrado trainasse un carro adibito a trasporto eccezionale — sostiene l’accusa — impegnava la pubblica via senza autorizzazione e ospitava nella struttura in movimento, peraltro inidonea perché scorrettamente progettata e realizzata, almeno 25 persone». A Corsini il sostituto procuratore contesta invece di non aver adottato tutte «le misure e le cautele necessarie per garantire il sicuro transito dei carri».
Infine a Leonardelli la Procura contesta una serie di omissioni, in particolare il tecnico avrebbe omesso di dare le prescrizioni sulle corrette modalità di utilizzo del mezzo e della struttura ancorata, inoltre «per imperizia» non avrebbe segnalato il fatto che la struttura era appoggiata su due traversi di legno, «materiale non idoneo». Infine il carico eccessivo nel bel mezzo di una curva avrebbe causato «un’accentuazione della forza centrifuga» determinando il ribaltamento.