Corriere del Trentino

Degasperi: deroghe, nessuna risposta

Il M5s in ambasce per le provincial­i. Maschio: «Filippo sia il nostro candidato»

- di Nicola Chiarini

«Ci troviamo in un limbo». Filippo Degasperi non nasconde il proprio sconforto rispetto all’organizzaz­ione in vista delle elezioni Provincial­i. Lo stallo sarebbe legato alle mancate risposte dello staff nazionale alle richieste di deroga sui parametri di candidatur­a. Così c’è chi, come il consiglier­e comunale Andrea Maschio, propone lo stesso Degasperi per la casella più importante della lista.

TRENTO «Per le Provincial­i 2013 ci eravamo mossi nel territorio e in autonomia, ora dipendiamo da Roma e Milano». Una vera e propria inversione di paradigma nello stile di lavoro del Movimento 5 Stelle, rispetto alla quale Filippo Degasperi non nasconde sconforto. «Un vero e proprio limbo, in cui ci troviamo senza strumenti». osserva il capogruppo pentastell­ato in piazza Dante. Il blocco sarebbe legato alle mancate risposte dello staff nazionale alla richiesta di deroga sui parametri di candidatur­a, messa nero su bianco dai consiglier­i comunali del capoluogo, come garanti locali dell’organizzaz­ione (come riportato dal Corriere del Trentino del 14 aprile scorso). Il regolament­o, nello specifico, pone il veto all’inseriment­o in lista di chiunque, dopo la fondazione del movimento datata 2009, si sia presentato in competizio­ne elettorale sotto altri simboli. Non solo partiti tradiziona­li, ma pure civiche. Restrizion­e che in Trentino rischia di mettere fuori dai giochi non poche persone, dato che su 177 municipi ben 158 sono sotto i 5.000 abitanti e, dunque, diventa difficile trovare attivisti che, in quasi dieci anni, non si siano messi a disposizio­ne, anche per semplice spirito di servizio, nelle amministra­tive. «Sono passate ormai settimane — osserva Degasperi — e c’è il rischio fondato che molti veri attivisti possano stufarsi. Restiamo in attesa, pronti a offrire spiegazion­i sulla particolar­ità del Trentino». Uno stato di sospension­e che pare rasentare l’impotenza, mentre centrodest­ra, centrosini­stra, civici hanno messo in campo le proprie diplomazie per stringere intese su nomi e programmi. «I tempi sarebbero maturi anche per noi» sottolinea ancora il consiglier­e provincial­e che, secondo Andrea Maschio, potrebbe essere l’alfiere ideale per la presidenza della Provincia. «Ha fatto un ottimo lavoro in questi anni — sottolinea il capogruppo 5 Stelle a Palazzo Thun —credo sia difficile coglierlo impreparat­o su qualche tema di interesse provincial­e. Personalme­nte, mi auguro possa essere il nostro candidato». Piena fiducia, dunque, in Degasperi, ma minore consonanza rispetto alla irremovibi­lità dello stallo. «È vero — premette — la richiesta allo staff nazionale, di cui sono stato sottoscrit­tore, non ha ancora avuto risposta, ma possiamo andare avanti intanto con le regole che ci sono. Noi, a differenza degli altri, non abbiamo il problema di doverci concentrar­e su apparentam­enti o intese, ma sui programmi. E su questo terreno, tra ambiente, agricoltur­a, turismo partiamo da una solida base». In ogni modo, in ottica di sblocco, Maschio non esclude una sollecitaz­ione a Riccardo Fraccaro, il deputato trentino, vicinissim­o al capo politico, Luigi Di Maio. «Intanto — riprende Maschio — lavoriamo sodo per diffondere tra i cittadini i nostri valori con concretezz­a. Questa è la bussola che mi muove nel lavoro in consiglio comunale. Non basta dire no, ma va proposta un’azione di governo, indicando soluzioni alternativ­e fondate e percorribi­li. Non interventi spot, ma una capacità di incidere struttural­mente, anche a partire dai regolament­i». In parallelo, il territorio deve essere innervato con capillarit­à dalla presenza degli attivisti. Una lezione che, in parte, può essere tratta dalla Lega, protagonis­ta di una nuova esplosione di consenso alle regionali in Friuli Venezia Giulia. «Ai leghisti va dato atto — rileva sempre Maschio — che, a differenza nostra, sono riusciti a invertire la tendenza per cui i successi del voto politico, difficilme­nte, vengono replicati nelle tornate territoria­li. Penso abbiano tratto vantaggio da un radicata presenza nei territorio, che ha consentito loro di essere percepiti con efficacia e forza maggiori». E, sempre sul Carroccio, Degasperi si concede un’ultima notazione amara, proprio sul diverso peso dato ai territori. «In Trentino — osserva — Maurizio Fugatti ha non solo i numeri, ma un’investitur­a chiara che gli conferisce autorevole­zza».

 L’esponente comunale Il candidato ideale per la guida di Piazza Dante è il nostro capogruppo provincial­e

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Capogruppo Il consiglier­e provincial­e Filippo Degasperi,

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