Degasperi: deroghe, nessuna risposta
Il M5s in ambasce per le provinciali. Maschio: «Filippo sia il nostro candidato»
«Ci troviamo in un limbo». Filippo Degasperi non nasconde il proprio sconforto rispetto all’organizzazione in vista delle elezioni Provinciali. Lo stallo sarebbe legato alle mancate risposte dello staff nazionale alle richieste di deroga sui parametri di candidatura. Così c’è chi, come il consigliere comunale Andrea Maschio, propone lo stesso Degasperi per la casella più importante della lista.
TRENTO «Per le Provinciali 2013 ci eravamo mossi nel territorio e in autonomia, ora dipendiamo da Roma e Milano». Una vera e propria inversione di paradigma nello stile di lavoro del Movimento 5 Stelle, rispetto alla quale Filippo Degasperi non nasconde sconforto. «Un vero e proprio limbo, in cui ci troviamo senza strumenti». osserva il capogruppo pentastellato in piazza Dante. Il blocco sarebbe legato alle mancate risposte dello staff nazionale alla richiesta di deroga sui parametri di candidatura, messa nero su bianco dai consiglieri comunali del capoluogo, come garanti locali dell’organizzazione (come riportato dal Corriere del Trentino del 14 aprile scorso). Il regolamento, nello specifico, pone il veto all’inserimento in lista di chiunque, dopo la fondazione del movimento datata 2009, si sia presentato in competizione elettorale sotto altri simboli. Non solo partiti tradizionali, ma pure civiche. Restrizione che in Trentino rischia di mettere fuori dai giochi non poche persone, dato che su 177 municipi ben 158 sono sotto i 5.000 abitanti e, dunque, diventa difficile trovare attivisti che, in quasi dieci anni, non si siano messi a disposizione, anche per semplice spirito di servizio, nelle amministrative. «Sono passate ormai settimane — osserva Degasperi — e c’è il rischio fondato che molti veri attivisti possano stufarsi. Restiamo in attesa, pronti a offrire spiegazioni sulla particolarità del Trentino». Uno stato di sospensione che pare rasentare l’impotenza, mentre centrodestra, centrosinistra, civici hanno messo in campo le proprie diplomazie per stringere intese su nomi e programmi. «I tempi sarebbero maturi anche per noi» sottolinea ancora il consigliere provinciale che, secondo Andrea Maschio, potrebbe essere l’alfiere ideale per la presidenza della Provincia. «Ha fatto un ottimo lavoro in questi anni — sottolinea il capogruppo 5 Stelle a Palazzo Thun —credo sia difficile coglierlo impreparato su qualche tema di interesse provinciale. Personalmente, mi auguro possa essere il nostro candidato». Piena fiducia, dunque, in Degasperi, ma minore consonanza rispetto alla irremovibilità dello stallo. «È vero — premette — la richiesta allo staff nazionale, di cui sono stato sottoscrittore, non ha ancora avuto risposta, ma possiamo andare avanti intanto con le regole che ci sono. Noi, a differenza degli altri, non abbiamo il problema di doverci concentrare su apparentamenti o intese, ma sui programmi. E su questo terreno, tra ambiente, agricoltura, turismo partiamo da una solida base». In ogni modo, in ottica di sblocco, Maschio non esclude una sollecitazione a Riccardo Fraccaro, il deputato trentino, vicinissimo al capo politico, Luigi Di Maio. «Intanto — riprende Maschio — lavoriamo sodo per diffondere tra i cittadini i nostri valori con concretezza. Questa è la bussola che mi muove nel lavoro in consiglio comunale. Non basta dire no, ma va proposta un’azione di governo, indicando soluzioni alternative fondate e percorribili. Non interventi spot, ma una capacità di incidere strutturalmente, anche a partire dai regolamenti». In parallelo, il territorio deve essere innervato con capillarità dalla presenza degli attivisti. Una lezione che, in parte, può essere tratta dalla Lega, protagonista di una nuova esplosione di consenso alle regionali in Friuli Venezia Giulia. «Ai leghisti va dato atto — rileva sempre Maschio — che, a differenza nostra, sono riusciti a invertire la tendenza per cui i successi del voto politico, difficilmente, vengono replicati nelle tornate territoriali. Penso abbiano tratto vantaggio da un radicata presenza nei territorio, che ha consentito loro di essere percepiti con efficacia e forza maggiori». E, sempre sul Carroccio, Degasperi si concede un’ultima notazione amara, proprio sul diverso peso dato ai territori. «In Trentino — osserva — Maurizio Fugatti ha non solo i numeri, ma un’investitura chiara che gli conferisce autorevolezza».
L’esponente comunale Il candidato ideale per la guida di Piazza Dante è il nostro capogruppo provinciale