Salute, ogni anno 700 decessi evitabili
Aggiornato il «profilo» provinciale: rischi maggiori nei ceti meno abbienti
TRENTO In provincia, circa settecento decessi all’anno (di persone con meno di 75 anni) sono considerati «evitabili». A provocarli sono soprattutto malattie cardiovascolari, tumori e malattie croniche.
È quanto emerge dall’aggiornamento del «Profilo di salute» elaborato dalla Provincia. Una «fotografia» che riflette, comunque, un quadro positivo: secondo i dati, infatti, la popolazione trentina si mostra in buona salute, con meno problemi sociali rispetto alla media nazionale. Ma con luci e ombre sul fronte socio-sanitario. Nel dettaglio, si registra una crescente disoccupazione, una disuguaglianza di genere nel lavoro, un 6-10% della popolazione in difficoltà economica. Le persone con stili di vita rischiosi rimangono una minoranza, ma costante: una persona su quattro fuma e una su tre consuma alcol in maniera nociva alla salute. Oltre una persona su tre è in sovrappeso, una su sei è sedentaria. Comportamenti, questi, che aumentano il rischio di ammalarsi di malattie cardiovascolari o tumori. Con un aspetto in più: i fattori di rischio aumentano nei ceti meno abbienti e meno istruiti.
«I numeri — commenta l’assessore Luca Zeni — descrivono una popolazione in buona salute. I trentini stanno invecchiando e dobbiamo guardare con lungimiranza a un trend demografico che necessariamente si traduce in maggiori necessità in termini di assistenza socio-sanitaria».