Tumori cutanei, i casi sono cento
Lilt, l’invito di Cristofolini. Venerdì la giornata per la prevenzione e la diagnosi precoce
Sono circa cento i casi di tumori cutanei rilevati ogni anno in Trentino. «L’autoesame è fondamentale» spiega il presidente della Lilt di Trento, Mario Cristofolini.
TRENTO A poche settimane dall’inizio dell’estate, si terrà la prima Giornata nazionale per la prevenzione e diagnosi precoce dei tumori cutanei. Venerdì saranno organizzate visite dermatologiche per i nei nelle sezioni della Lilt.
I tumori cutanei sono i più frequenti. E due delle cause principali sono proprio la cattiva esposizione al sole e l’utilizzo dei lettini Uva. In Italia l’incidenza, escluso il melanoma, è di 210 casi su 100.000 abitanti all’anno. Mentre in Trentino si calcolano circa 700 casi di tumore sottostimati. La mortalità è molto bassa (0,5%), ma è il melanoma che presenta numeri preoccupanti. È infatti il responsabile della maggior parte dei decessi da tumore cutaneo. In Italia dei 14.000 casi all’anno, 2.100 conducono alla morte (il 15%), risultando così la seconda causa di morte tra i 30 e i 45 anni. In Trentino, all’anno, sono circa 100 i casi.
«I tumori cutanei possono essere diagnosticati precocemente e guariti in quanto sono facilmente visibili. Basta un attento autoesame», spiega Mario Cristofolini, presidente della Lilt di Trento. I tumori cutanei sono infatti individuati per oltre il 60% dei casi da parte dello stesso soggetto, mentre nel 18% dei casi da dermatologi, nel 15% da medici di medicina generale e nel 3% da operatori estetici. «Ma i medici di medicina generale stanno dimenticando la morfologia della patologia — continua Cristofolini —. Per questo saranno distribuite in tutta Italia tre pubblicazioni informative curate proprio dalla Lilt di Trento».
I dati In Trentino sono circa cento i casi di melanoma rilevati ogni anno