Itea, bilancio positivo Un utile di 1,3 milioni
Itea, bilancio positivo: utile di 1,3 milioni
È un bilancio positivo quello presentato ieri dai vertici Itea. La società diretta e coordinata dalla Provincia che gestisce l’edilizia popolare in Trentino ha chiuso l’esercizio con un utile di 1,3 milioni di euro. Nel 2017 gli utenti Itea sono stati 9.782 di cui il 91,4% di cittadinanza italiana.
TRENTO Circa seimila immobili a uso commerciale o garage e 10.658 unità abitative, affittate a un canone mensile medio di 148 euro, in grado così di generare un beneficio economico medio di 233 euro al mese. Sono i numeri del bilancio di esercizio 2017 presentato ieri da Itea, la società per azioni che è il braccio operativo della Provincia nell’ambito dell’edilizia sociale.
Il presidente della società, Salvatore Ghirardini, tirando le somme, parla di «risultato positivo». «Il bilancio — aggiunge Ghirardini — produce un utile di un milione e 351 mila euro, in linea con il risultato di esercizio degli ultimi quattro anni». Anche se tra le criticità, sempre il presidente, evidenzia il fatto che nelle attività riguardanti la gestione degli spazi comuni delle case Itea si possa ancora migliorare. Ora che si chiude il piano decennale, Itea è già proiettata verso il nuovo piano quinquennale di investimenti. E l’assessore provinciale all’Edilizia abitativa, Carlo Daldoss, fa sapere che «la Provincia ha intenzione di rilanciare su Itea, che con il nuovo piano porrà molta attenzione al miglioramento complessivo degli edifici già esistenti, nell’ottica di evoluzione territoriale». Diminuiscono di circa 100 unità gli alloggi consegnati nel 2017, che si fermano a 546 dietro ai 642 del 2016. Di questi, 36 sono stati realizzati ex novo e 21 sono stati ristrutturati. Mentre, finora, il 2018 ha consentito di consegnare 97 alloggi. A fronte di una lieve diminuzione delle domande per l’ottenimento di un alloggio sociale o di solo contributo, passate da 3.411 a 3.052, sono stati 1.118 i contratti di locazione stipulati nel 2017, di cui 741 relativi all’alloggio. Rispetto al 2016, inoltre,è stata registrata una lieve riduzione dei canoni di locazione degli alloggi, «dovuta — spiega Ghirardini — al fatto che chi paga ora l’affitto delle unità abitative ha un indicatore della condizione economica familiare (Icef) più basso, e quindi canoni ridotti rispetto a quelli di chi è uscito». Nel bilancio viene evidenziato che sono in tutto 9.782 i nuclei familiari utenti di Itea, di cui il 91,4% di cittadinanza italiana. Il 2017, poi, è stato l’anno in cui sono state poste le basi per «il miglioramento di efficienza energetica degli edifici», in questi mesi in fase di ultimazione. Sarebbero inoltre già partiti i lavori di progettazione e urbanizzazione che dovrebbero portare allo sviluppo delle strutture abitative in Viale dei Tigli.
Continua a esistere, invece, il problema della morosità, motivo principale di segnalazioni, provvedimenti e anche degli sfratti. Alle quali però si risponde con «proposte di rateizzazione o interventi dei servizi sociali».
Nel 2017, infatti, di 180 provvedimenti di revoca adottati dagli Enti locali, soltanto 18, il 6% circa, hanno avuto come esito lo sfratto. La metà di quelli eseguiti nel 2016.
Il fondo di housing sociale trentino ha invece finora stanziato 110 milioni di euro per 540 alloggi. Fondo che, già nel 2019, fa sapere Daldoss, «comincerà a distribuire utili, grazie soprattutto agli ingressi apportati dal richiestissimo canone moderato».