Tim taglia, 220 persone cassaintegrate
Il piano nazionale coinvolge 30.000 persone. La prospettiva: 4.500 esuberi complessivi
In tutta Italia Tim ha annunciato l’apertura della cassa integrazione straordinaria per quasi 30.000 addetti. In Trentino fra un mese toccherà a 220, a Bolzano a 165. Si vogliono tagliare in tutto 4.500 posti.
TRENTO A livello nazionale Tim mette in cassa integrazione straordinaria quasi 30.000 persone, con la prospettiva di 4.500 esuberi alla fine dei 12 mesi. In Trentino il provvedimento coinvolgerà 220 lavoratori su 307. Stessa rapporto a Bolzano: circa due terzi della forza lavoro entrerà in cigs a partire dal 18 giugno, in tutto 165 persone.
Nel dettaglio in Italia si prospettano 29.736 persone in cassa integrazione straordinaria per «riorganizzazione aziendale» su un totale di 43.651. Il provvedimento prevede 26 giorni di stop per ogni singolo lavoratore, spalmati su un anno. I sindacati stanno lavorando per evitare questo scenario. «Faremo tutto il possibile per evitare l’applicazione di questa misura — afferma Norma Marighetti, che per Slc Cgil segue il settore in provincia —. La notizia è di quelle che destano moltissima preoccupazione. Le segreterie nazionali di Slc Cgil , Fistel Cisl e Uilcom si stanno già attivando per trovare un accordo al Ministero che scongiuri la cassa integrazione. Siamo convinti che se prevarrà un atteggiamento responsabile da parte aziendale sarà possibile trovare una soluzione che tuteli adeguatamente i dipendenti andando incontro alla necessità di riorganizzazione aziendale».
I sindacati temono di più l’assenza di una vera prospettiva, «non abbiamo garanzie per il futuro, ogni sei mesi cambia l’amministratore delegato, con laute buonuscite, e non sappiamo se questi sacrifici serviranno davvero» chiude Marighetti.
Marighetti (Slc Cgil) «Faremo di tutto per evitarlo: la notizia desta moltissima preoccupazione»