Corriere del Trentino

Dolomiti Pride, patrocinio ora al vaglio del Senato Simone a Trento per la giornata contro l’omofobia «Unioni civili, se servirà pronti a difendere la legge»

- Tommaso Di Giannanton­io

Barbara Poggio, delegata del rettore per l’equità, ne ha parlato nell’ultima seduta del Senato accademico, sostenendo l’opportunit­à di concedere il patrocinio all’evento. La decisione, però, è slittata: l’ateneo ancora non si è quindi espresso sulla possibilit­à di aderire simbolicam­ente al Dolomiti Pride. Nel frattempo ieri s’è celebrata la Giornata internazio­nale contro l’omo-bi-transfobia. E, per l’occasione, Dolomiti Pride ha organizzat­o prima un flashmob in piazza Duomo, (nella foto accanto), poi la presentazi­one del libro «Due uomini e una culla» di Andrea Simone. L’autore, uno dei due protagonis­ti della storia, spiega come «nonostante restino delle sacche di ignoranza nel Paese, di cui un esempio è proprio la volontà da parte della Provincia autonoma di Trento di non concedere il patrocinio al Dolomiti Pride, negli ultimi 40 anni sono stati fatti grandi passi in avanti a livello culturale». Il libro racconta la storia d’amore di una coppia omosessual­e e la nascita della piccola Anna, concepita attraverso la gestazione per altri. «La politica rispetto a 10 anni ha fatto dei grandi progressi, in particolar­e con la legge Cirinnà», riflette Simone .«Certo c’è da preoccupar­si con Salvini al governo, dato che vorrebbe abolire la legge sulle Unioni civili. Ma a quel punto si dovrebbe indire un referendum e penso che ci sarebbe una vittoria del no all’abolizione».

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