Aquila, Trainotti scalda i motori «Siamo pronti»
Dolomiti Energia, parla il gm Trainotti: «Contro Avellino è stata decisiva la vittoria in gara 1»
TRENTO «Siamo fastidiosi». Lasciando perdere per un momento tutto ciò che riguarda energia e dinamismo, potrebbe essere proprio questo il nuovo mantra che descrive l’Aquila basket. E non ci sarebbe neppure bisogno di pagare la parcella di un pubblicitario dato che il copyright è di Salvatore Trainotti, general manager dei bianconeri. L’immagine che forse meglio rende l’idea di cosa possa significare «fastidiosi» è quella del gigante ucraino Fesenko (216 centimetri) incredulo ogni qualvolta Hogue (198 centimetri) lo anticipava sotto canestro. Partiamo proprio da questo punto: molti «accusano» Trento di giocare con un’intensità che va oltre al lecito. Come risponde?
«In Eurocup non abbiamo mai avuto un solo problema con allenatori, giocatori e arbitri. Chi parla probabilmente spera di avere qualche ritorno o vantaggio».
Tornando ai quarti vinti contro Avellino, nel secondo tempo abbiamo visto la migliore Dolomiti della stagione. È d’accordo?
«Sì. Dal primo minuto i ragazzi hanno buttato in campo un’intensità e voglia di vincere notevoli, ognuno si è fatto carico delle proprie responsabilità. Avellino ha capito che in questa serie avevamo qualcosa in più e la testa a determinati livelli conta molto». Ci dica cosa pensava una decina di giorni fa.
«Ero consapevole di affrontare un roster lungo e di qualità che sulla carta aveva qualcosa in più di noi. Allo stesso tempo sapevo che avrebbero dovuto inserire due giocatori appena arrivati e non sempre questo processo è facile in poco tempo. Decisiva è stata la nostra vittoria in gara uno».
Oltre ai soliti noti, ha colpito la continuità di Flaccadori sempre più uomo play off. «Gli alti e bassi in stagione fanno parte della crescita di un ragazzo giovane come Diego. Il suo talento non si discute, sta crescendo fisicamente e sotto il profilo della personalità. In campo, rispetto a dodici mesi fa, mette più pressione all’avversario in fase difensiva».
Da venerdì prenderà il via la semifinale con Venezia. Trento non ha nulla da perdere ma conoscendola difficilmente condividerà questa lettura.
«Se guardiamo quello che ha detto il campionato, e anche l’Europa, è indubbio che orogranata e Olimpia siano un gradino sopra le altre. De Raffaele sta facendo un ottimo lavoro anche perché non è scontato vincere uno scudetto e l’anno successivo ripartire senza contraccolpi. Noi però sappiamo essere fastidiosi con tutti, se saremo in grado di dimenticare la finale dell’anno scorso allora qualche sorpresina potrebbe esserci».
Mentre si sta ancora giocando impazzano alcune voci di mercato. Senza scendere nei dettagli in Piazzetta Lunelli qualcosa si è già deciso per il futuro prossimo?
«Ora si parla e si scrive, si parla e si scrive, ma di concreto si fa poco. Molto poco. Il parquet è ancora protagonista assoluto».