Corriere del Trentino

Yates ancora maglia rosa Intanto la Var penalizza Aru

Ciclismo, spettacolo ieri per la sedicesima tappa tra Trento e Rovereto. Penalità per Aru

- di Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO Così come era stata presentata, la cronometro Trento-Rovereto è stata una tappa decisiva. Abbiamo assistito alla consacrazi­one del fenomeno Yates: un talento che sin dalle prime tappe ha sorpreso tutti e che ieri ha sorpreso anche lui stesso. «Onestament­e sono molto sorpreso di aver tenuto la maglia. Sono molto felice. Spero solo di non incappare in giornate nere o crisi gravi» ha detto ai microfoni a fine gara.

In realtà, Yates era ben cosciente che non avrebbe perso più di 3 secondi al chilometro rispetto a Dumoulin, nonostante, per pretattica o per eccessiva modestia, avesse fatto questa previsione. Era quasi impossibil­e che ciò avvenisse. Allo stesso modo era poco probabile che riuscisse a perdere soltanto poco più di 2 secondi. E invece, contro il pronostico di molti, il giovane britannico ha compiuto un’impresa ed è riuscito a fermare l’olandese a 56” dalla maglia rosa.

Come ha detto anche Francesco Moser ieri sul Corriere

del Trentino, Yates è in grande forma e sembra che niente possa fermarlo verso la vittoria del Giro d’Italia. Non una sconfitta di Dumoulin quindi, ma un’ennesima vittoria di Yates. Da questo momento in poi, nelle prossime tappe, il ciclista potrà smettere di giocare all’attacco e concedersi il lusso di correre sulla difensiva, cercando di congelare la maglia rosa.

Tom Dumoulin, da parte sua, ha disputato una corsa degna della maglia che indossava ieri per l’occasione: quella di campione del mondo a cronometro. Senza exploit, ma in linea con le sue doti da velocista. La 16° tappa del Giro, infatti, è stata vinta dall’australian­o Dennis con un tempo di 40 minuti tondi al traguardo. Al secondo posto si è classifica­to il tedesco Martin (14”), al terzo l’olandese Dumoulin (22”) e a seguire Van Emden (27”) e Chris Froome (35”).

Il sesto posto era stato conquistat­o clamorosam­ente da Fabio Aru, ma a fine gara è stato penalizzat­o per scia dalla giuria: 20 secondi in più che lo hanno fatto scalare in ottava posizione. Piazzandos­i però dietro i migliori specialist­i della cronometro, nonostante sia uno scalatore puro. Un tempo che non aveva mai fatto in carriera e che di certo risolleva il morale del ragazzo dopo la bruttissim­a corsa di domenica, ma che crea allo stesso tempo ancora più dubbi. Quale è stata la causa dei 20 minuti a Sappada? La cronometro rispecchia la condizione fisica del ciclista. Dunque, a quanto sembra non si è trattato di un calo fisico, ma probabilme­nte di uno stop psicologic­o. Percepito anche dagli stessi tifosi. E ieri, sia prima nel riscaldame­nto che in seguito durante la corsa, hanno mostrato molto affetto nei confronti del sardo.

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 ?? (Foto Rensi) ?? Tifo e fatica Nella foto grande la partenza dei concorrent­i da piazza Duomo. In basso a sinistra la maglia rosa Yates
(Foto Rensi) Tifo e fatica Nella foto grande la partenza dei concorrent­i da piazza Duomo. In basso a sinistra la maglia rosa Yates
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