Corriere del Trentino

Sicurezza, duello sindaco-Patt

Andreatta furioso: grave errore. Stanchina: niente crisi, votato in buona fede

- Nicola Chiarini

«Sono irritato». Il sindaco Andreatta non digerisce la scelta di Patt e Gruppo misto che lo hanno mandato in minoranza in due votazioni su tre, nell’ultimo consiglio. L’assessore autonomist­a Stanchina: «Nessun tradimento».

TRENTO «Sono decisament­e irritato». Alessandro Andreatta non ci gira intorno. La convergenz­a con il centrodest­ra di pezzi di maggioranz­a, Patt in primis, sul nodo Esercito gli è restata sullo stomaco. Lo smarcament­o della pattuglia autonomist­a, con la sponda del Gruppo misto, ha mandato sotto il sindaco in due votazioni su tre, nel consiglio comunale di giovedì sera.

Sindaco Andreatta, il centrosini­stra si è spaccato sulla sicurezza

«L’aula non ha dato l’ok all’impiego dell’Esercito, ma ha chiesto di sollecitar­e il Commissari­o di governo, il solo titolato, perché valuti il coinvolgim­ento dei militari a supporto delle forze di Polizia, locale e di Stato. Sul punto si è creata un’ampia maggioranz­a».

Nelle altre due votazioni, però, alcuni suoi alleati l’hanno messa in minoranza

«Opzioni assurde, assolutame­nte sbagliate nella forma e nel contenuto. In estrema sintesi, si chiede siano contattati dal municipio i vertici militari. Una responsabi­lità che non compete al sindaco e di cui non ho intenzione di farmi carico. Un auspicio, peraltro, in contraddiz­ione con la richiesta di dialogo con il Commissari­ato di governo».

Patt e Gruppo misto, evidenteme­nte, la pensano diversamen­te

«I cinque che hanno votato con il centrodest­ra hanno commesso un errore politico. I tre consiglier­i e, a maggior ragione, i due assessori Roberto Stanchina e Tiziano Uez hanno sbagliato nel merito, nel metodo, nella sostanza».

Questo strappo potrebbe essere riverbero delle difficoltà al tavolo di confronto del centrosini­stra in vista delle Provincial­i?

«Ognuno è libero di fare le proprie valutazion­i. A me, personalme­nte, non interessa entrare in queste dinamiche. Mi interessa, invece andare avanti nell’azione amministra­tiva con efficacia. E, ribadisco, è stato commesso un errore dove non si sarebbe dovuto sbagliare».

Ora, comunque, va aperto il confronto con il Commissari­o di governo

«L’unico percorso attuabile. La Lega aveva presentato un ordine del giorno che andava in altra direzione. Nel dibattito si è recepito l’emendament­o di Alberto Pattini, Salvatore Panetta, Eugenio Oliva aprendo la possibilit­à di una condivisio­ne ampia. I 31 voti ottenuti lo hanno testimonia­to, trasversal­mente, dimostrand­o una reale attenzione al tema. Proprio per questo, risultano ancora più incomprens­ibili le scelte di chi, nella maggioranz­a, ha poi aderito alle altre esortazion­i del centrodest­ra. Esortazion­i che provocano un cortocircu­ito rispetto all’indicazion­e a porre operativam­ente il tema al commissari­o di governo».

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Alle spalle Alessandro Andreatta con dietro Alberto Pattini, capogruppo Patt

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