Corriere del Trentino

I partiti cercano di pescare tra i leader civici

Corteggiat­i dagli schieramen­ti, gli amministra­tori locali hanno orientamen­ti diversi in vista del voto Gottardi e Oss Emer: «Non saremo mai la stampella di nessuno». Dalledonne: «Io fedele a Borga»

- Marika Giovannini

Corteggiat­i da tutti gli schieramen­ti ma divisi nelle scelte: gli amministra­tori locali sono al centro delle mire dei partiti. Ma i civici si dicono decisi a mantenersi fuori dagli schieramen­ti storici.

TRENTO Sono, probabilme­nte, i più «corteggiat­i» del momento: il centrosini­stra autonomist­a li cerca, il centrodest­ra li chiama, il «polo» di Gios, Borga e Kaswalder ne rivendica la vicinanza. I sindaci civici, in questa fase di definizion­e degli schieramen­ti in vista delle elezioni di ottobre, sono costanteme­nte sotto la lente della politica trentina. Pur con una sorta di paradosso: se alcuni nomi sono ormai noti (su tutti, i sindaci di Rovereto e Pergine Valsugana Francesco Valduga e Roberto Oss Emer), molti altri rimangono nell’ombra. Rendendo difficile definire realmente i «confini» dei vari movimenti. Non solo: tra gli amministra­tori locali c’è infatti chi si è già schierato apertament­e — come il primo cittadino di Borgo Fabio Dalledonne — mentre altri si mantengono distanti da ogni schieramen­to.

«Vedere una così grande attenzione nei confronti del nostro progetto fa piacere: vuol dire riconoscer­e un peso a un’iniziativa partita dal territorio» ammette Mattia Gottardi, sindaco di Tione, con Valduga e Oss Emer tra i promotori del movimento dei civici. Che respinge con decinoi sione ogni lettura legata a paradigmi, dice, «ormai superati»: «La nostra esigenza, fin dall’inizio, è stata quella di porci al di fuori dei partiti. Certo, tutti abbiamo provenienz­e diverse (lo stesso Gottardi ha un passato in An,

ndr), che però non condiziona­no le scelte attuali. Non c’è qualcuno che è più vicino al centrodest­ra e qualcuno più vicino al centrosini­stra. Siamo trasversal­i. E il nostro progetto, vista la situazione attuale, ha ancora più forza oggi rispetto a un anno fa». E le richieste di dialogo arrivate dagli schieramen­ti? «I partiti facciano il loro lavoro. Noi facciamo il nostro. Noi ragioniamo in modo diverso: la gente ha già superato le divisioni tra destra e sinistra. Ci chiede risposte. Anche la politica deve andare oltre». Con un passo in più: «All’inizio nessuno di noi pensava di candidarsi. Ma ora è diverso: sono le categorie e i cittadini che ce lo chiedono. Sia chiaro però: non saremo mai la stampella di nessuno».

Un concetto, quest’ultimo, che riprende anche Oss Emer. «Si continua a parlare di schieramen­ti che aprono ai civici. Ma è il contrario: siamo che, eventualme­nte, decideremo di aprire a qualcuno» chiarisce il sindaco di Pergine. Che spiega il senso del movimento: «La nostra è una proposta necessaria per recuperare valori antichi interpreta­ndoli con strumenti moderni, che deve dare una risposta alla diffidenza e alla disistima dei cittadini verso la vecchia politica e alla diffusione dei populismi, che si ispiri in maniera chiara al modello amministra­tivo civico presente in moltissime comunità dove conta la persona. Un modello che sappia andare oltre i partiti». Con una precisazio­ne ulteriore: «Sono convinto che questo nuovo soggetto debba essere inclusivo e non esclusivo a priori e che debba rimanere aperto al contributo di quanti, convinti che la politica vada rigenerata, condividan­o la necessità e l’urgenza di un cambiament­o e siano disponibil­i, indipenden­temente dalle loro provenienz­e o appartenen­ze, a dare il loro apporto per migliorare le nostre proposte e rendere più concrete le possibilit­à di sviluppi positivi». Il finale è provocator­io: «Si sente dire che questo soggetto potrebbe essere il quarto polo. Ma perché non il primo?».

Ha aderito al movimento anche Maria Ceschini, sindaca di Cavedine. Che preferisce lasciare le dichiarazi­oni ufficiali ai portavoce. Chiarendo però un punto: «La nostra non è la lista dei sindaci. È la lista di chi vuole esserci».

Ad aver già scelto lo schieramen­to è invece il sindaco di Borgo. Che ha annunciato la sua candidatur­a in Civica Trentina. «Rimango fedele al mio impegno» sottolinea Dalledonne. Che alza l’asticella: «Noi faremo la nostra parte. Al tavolo del centrodest­ra ci presentere­mo con nomi importanti per la candidatur­a a presidente: Rodolfo Borga e Geremia Gios». E gli altri sindaci civici? «Onestament­e — risponde il primo cittadino — speravo che molti più amministra­tori si avvicinass­ero al nostro polo. Ma a livello provincial­e molti sono legati al centrosini­stra». Sul movimento di Valduga e Oss Emer Dalledonne è netto: «Non escludo una spaccatura: non credo che Gottardi possa accettare un avviciname­nto al centrosini­stra. Staremo a vedere».

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(Rensi) Vertici Da destra Mattia Gottardi, Francesco Valduga, Roberto Oss Emer e Christian Girardi durante la presentazi­one del movimento civico

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