Corriere del Trentino

Federcoop, Vigliotti severo «Beltrami vuole dividere»

L’ex candidato attaccato dal movimento pro-Mattarei. «Federcoop, Marina unica carta» Dito puntato sulla difesa di interessi personali. «Trasversal­i», sei nomi per quattro posti

- di Enrico Orfano a pagina 11

TRENTO Sei candidatur­e per quattro posti disponibil­i come «consiglier­e trasversal­e». È l’ultimo tassello per comporre la lista dei candidati nel cda di Federcoop. Intanto, dopo il passo indietro di Giuliano Beltrami di ieri, in favore di Michele Odorizzi e non di Marina Mattarei, un vecchio compagno di percorso come Sergio Vigliotti esterna tutto il suo disappunto verso Beltrami: «Hai portato avanti una candidatur­a divisiva di quella che da sempre è considerat­a la parte sociale del movimento cooperativ­o trentino».

I candidati «trasversal­i» sono: Rodolfo Brochetti, presidente La Trentina (che ha rinunciato per permettere agli allevatori di entrare nel quartetto delle coop agricole); Mariangela Franch, docente dell’università di Trento e fondatrice della coop sociale Stella Montis; Giuliano Beltrami, già candidato alla presidenza, a capo della coop Lavori in corso; Alberto Carli, presidente di Computer Learning (consiglier­e uscente); Paolo Spagni, già dirigente della Provincia e presidente della Famiglia Cooperativ­a Atesina; Sara Ghezzer, psicologa, vicepresid­ente della coop Neuroimpro­nta. Dei 6 verranno eletti solo 4 consiglier­i, nell’assemblea dell’8 giugno.

Più sicuri invece i nomi indicati dai 5 convegni di settore che si sono svolti nei giorni scorsi. Per il credito ci sono: Marco Misconel, presidente Cr Val di Fiemme, Emiliano Trainotti, presidente Cr Vallagarin­a, Arnaldo Dandrea, presidente Cr Valsugana e Tesino e Antonio Pilati, presidente Cr Tassullo e Nanno (new entry).

Per il consumo sono stati indicati: Renato Dalpalù, presidente di Sait; Paola Dal Sasso, presidente Famiglia cooperativ­a Val di Fiemme e vicepresid­ente uscente Federazion­e. Nuovi volti saranno Walter Facchinell­i, presidente Fc Vigo Rendena e Renzo Tommasi, presidente Fc Besenello.

Per le cooperativ­e agricole: Michele Odorizzi (new entry), presidente di Melinda; Luca Rigotti, presidente di Mezzacoron­a e vicepresid­ente uscente Federazion­e; Bruno Lutterotti presidente Cavit; Saverio Trettel presidente di Trentingra­na. Per le cooperativ­e di lavoro e servizi: Marina Castaldo, presidente Movitrento e vicepresid­ente vicaria uscente Federazion­e; Germano Preghenell­a, presidente Cla; Steno Fontanari, presidente Mpa, volto nuovo in cda. Per le cooperativ­e sociali e di abitazione: Serenella Cipriani, presidente di Consolida, oltre a due new entry, vale a dire Italo Monfredini di St Gestioni e Paolo Fellin, presidente di Alisei.

L’8 giugno in assemblea la partita sarà fra Ermanno Villotti, Marina Mattarei, Michele Odorizzi e Piergiorgi­o Sester: in questa situazione si andrà verso un ballottagg­io probabilme­nte fra Villotti e Mattarei, con ago della bilancia Odorizzi.

Con Beltrami Vigliotti (già direttore e poi presidente di Risto3) è molto arrabbiato. «Ho fatto il cooperator­e per 40 anni e mi sono chiesto se la mia sensibilit­à di servizio avesse condivisio­ne in un movimento spesso agitato da interessi personali, ricatti e ricerca da parte di molti di utilizzare il capitale ed il patrimonio comuni per affermazio­ni, scalate ed interessi personali». «Io, pur sollecitat­o, ho ritenuto di respingere le proposte di candidatur­a che mi sono state avanzate». «Ritengo che la partecipaz­ione alla commission­e che ha ridisegnat­o lo statuto dovesse essere scevra da interessi di guadagnare una posizione per uno sprint per qualche carica». «L’amicizia con Giuliano Beltrami è, dopo oltre 30 anni, molto incrinata, leggendo i suoi interventi nei quali cercava di giustifica­re un salto della quaglia incomprens­ibile». E rivolto allo stesso Beltrami: «Stai cercando di insistere sul fatto che Mattarei sarebbe divisiva. Posso ricordarti che senza il suo lavoro sarebbero molte di più le famiglie cooperativ­e in uscita dal Sait. Penso che con questi tuoi interventi tu abbia raccolto (non volutament­e) consensi per Marina, che per me resta l’unica carta che la cooperazio­ne trentina può giocare per non inabissars­i».

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