Upt, Filippi e Perinelli duri «Regole non rispettate Situazione inaccettabile»
L’affondo «I documenti circolati non hanno alcun valore»
TRENTO La nota è dura. Si denunciano «comportamenti inaccettabili». E si chiede il «rispetto delle regole».
Mentre nel centrosinistra autonomista ci si prepara per l’ennesimo vertice dei segretari, fissato per lunedì, nell’Upt si respira aria di tempesta. A sollevare critiche nei confronti dell’attuale gestione del partito sono il coordinatore politico del capoluogo Carlo FIlippi, il presidente del parlamentino cittadino Zeno Perinelli e il coordinatore della val di Non Andrea Bonn. I quali, in un lungo documento, esprimono tutto il loro disappunto per la situazione attuale in casa upt. E invocano la convocazione di un congresso.
«Lo statuto dell’Unione — si legge — prevede che, una volta dimessosi il segretario, l’Upt entro e non oltre tre mesi espleti la fase congressuale con la nomina di un nuovo segretario. Tutto ciò però non è avvenuto e anzi si prosegue in una fase di transizione senza neppure la nomina di un nuovo presidente del parlamentino provinciale». Non solo: «La vicepresidente — proseguono i tre — convoca gli organismi del partito senza interpellare i responsabili, tutto ciò in nome di un non ben precisato rinnovamento che, guarda caso, vede protagoniste sempre le stesse persone». Comportamenti che Filippi, Perinelli e Bonn considerano «inaccettabili in un partito legalmente costituito e che beneficia del due per mille e che pertanto è ancora maggiormente tenuto a rispettare lo statuto che ne regola la vita e l’operato».
Di qui la sollecitazione: «Un vero rinnovamento non può prescindere dal rispetto delle regole che sono fondamento della rappresentanza democratica: non è questione di aderire a un progetto o a un altro, ma di ricondurre il tutto alla legalità e poi partire con qualsiasi programma che sia condiviso e votato dagli aderenti. Tali comportamenti, ormai reiterati nel tempo, hanno portato all’allontanamento di molti iscritti e membri degli organismi del partito, senza contare che il comitato dei garanti ormai da tre si è ridotto a due componenti».
La scaletta, avvertono, è chiara: «Un primo passaggio è la nomina di un presidente del partito che possa guidare l’Upt in questa fase, che vede come primo impegno le elezioni e la fase congressuale. Una volta ristabilito il corretto funzionamento del partito, occorre passare all’individuazione immediata di un programma di governo forte e coerente con le reali esigenze dei trentini, perché la gente vuole concretezza». E concludono: «Documento programmatici come quelli circolati in questo periodo non hanno alcun valore di fronte all’assenza di legalità».