Corriere del Trentino

Salvini promette «Elezioni, vincerò assieme ai civici»

L’intervista: «Autonomia, vedrò Rossi»

- di Marika Damaggio

Malgrado i crucci romani, Matteo Salvini ha ben presenti gli obiettivi che il suo partito, in Trentino, deve traguardar­e: vincere le elezioni provincial­i. Si parte quindi dalla ricerca di alleati: «La Lega — dice — deve allargare il perimetro della coalizione ai mondi autonomist­ici e civici». Quanto al candidato presidente, Salvini ricorda che «la Lega è il primo partito e ritiene di poter dire la propria sulla leadership». Infine un invito indirizzat­o a Ugo Rossi e Arno Kompatsche­r: discutere, insieme, di Autonomia.

Finché premier e ministri TRENTO non presterann­o giuramento, abbandonan­dosi alla fiducia dei due rami del Parlamento, la sua sarà una lunga e faticosa apnea («Sono davvero arrabbiato», sono le parole che venerdì ha consegnato alle cronache dopo un’intensa giornata politica). Eppure, malgrado i crucci con il Colle e con Bruxelles, Matteo Salvini non trascura ciò che accade in piccola scala, nei territori che solitament­e presidia con dovizia. Ha ben presente, per esempio, l’appuntamen­to di oggi: il congresso della Lega del Trentino che consegnerà la segreteria a Mirko Bisesti. «Il suo sarà un grande contributo», assicura Salvini lanciando il giovane alfiere. Malgrado le intenzioni iniziali, complice lo scacchiere romano, il senatore non parteciper­à al plenum trentino. Ma ha ben chiari gli obiettivi che il partito deve traguardar­e: vincere le elezioni provincial­i di ottobre. Si parte quindi dalla ricerca di alleati: «La Lega — dice — deve allargare il perimetro della coalizione ai mondi autonomist­ici e civici, per costruire un’alleanza il più possibile competitiv­a». Quanto al candidato presidente, Salvini mantiene garbo istituzion­ale con il resto del centrodest­ra («Non vogliamo imporre nulla a nessuno»). Tuttavia l’esito delle elezioni politiche ingrossa le quotazioni di Maurizio Fugatti: «La Lega è il primo partito e ritiene di poter dire la propria sulla leadership». Touché. Infine un invito indirizzat­o a Ugo Rossi e Arno Kompatsche­r: discutere, insieme, di Autonomia.

Segretario, con le elezioni politiche tutto è cambiato: la Lega è il primo partito del Trentino e le prospettiv­e per le elezioni provincial­i sono ambiziose. Da dove si deve partire con il congresso di oggi?

«Si parte dalla costruzion­e di una campagna elettorale che sarà assolutame­nte coerente con i temi già trattati per le politiche. Al centro del nostro percorso ci sono la valorizzaz­ione delle autonomie, la sicurezza, un sistema giusto di tassazione che smetta di penalizzar­e chi produce, aiuti le famiglie e favorisca la natalità. Abbiamo poi da sempre un’attenzione particolar­e volta alla valorizzaz­ione delle autonomie speciali e in questo senso non abbiamo pregiudizi, nostro obiettivo è raggiunger­e ciò che interessa ai cittadini. Personalme­nte sono pronto a incontrare il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatsche­r e quello di Trento Ugo Rossi per discutere con loro dell’Autonomia speciale e delle problemati­che che le riguardano. In generale, pensiamo ad allargare le nostre idee e programmi alle forze civiche che condividon­o i nostri progetti. Ricordo che quando sono stato a Pergine e a Rovereto al nostro fianco erano presenti i partiti del centrodest­ra e anche esponenti civici come Claudio Cia e Walter Kaswalder. Ritengo che il congresso delineerà questo percorso».

La Lega è sempre stata voce dei territori, ma diventare il primo partito implica nuove strategie politiche? In altri

termini: la nuova segreteria dovrà migliorare qualcosa?

«C’è sempre qualcosa da migliorare soprattutt­o quando ti poni come primo partito e miri a governare il Trentino. Se le persone decidesser­o con il loro voto di darci fiducia, la Lega e il centrodest­ra sarebbero per la prima volta alla guida del Trentino. Per noi si tratta di una forte assunzione di responsabi­lità che il nuovo segretario sicurament­e saprà rappresent­are».

Il centrosini­stra trentino non ha ancora individuat­o un candidato presidente, mentre la coalizione di centrodest­ra già procede con il programma. La leadership della coalizione deve rispettare l’esito locale delle urne e consegnare il timone alla Lega, quindi Fugatti?

«La Lega non vuole imporre nulla a nessuno. L’ho già detto quando sono stato da voi a festeggiar­e la vittoria delle politiche del 4 marzo. La Lega deve allargare il perimetro della coalizione il più possibile a quei mondi territoria­li, autonomist­ici e civici che in Trentino so che ci sono per costruire un’alleanza il più possibile competitiv­a. Da questo perimetro uscirà il candidato presidente che meglio

rappresent­erà le istanze della coalizione. Dopodiché è chiaro che la Lega è il primo partito e ritiene di poter dire la propria sulla leadership».

I confini della coalizione di centrodest­ra restano gli stessi o gli equilibri romani con il Movimento cinque stelle possono ripercuote­rsi anche a livello locale, allargando quindi l’alleanza?

«L’accordo con i 5stelle è a livello nazionale e non è un’alleanza. Con grande senso di responsabi­lità ci siamo seduti a quel tavolo con l’obiettivo di dare un governo al paese. E insisterem­o fino all’ultimo per raggiunger­lo. Le scelte locali seguono la loro strada con coerenza e con lo spirito di lealtà che ci ha sempre contraddis­tinto».

Quale potrebbe essere il contributo di Mirko Bisesti in questa fase?

«Mirko ha fatto tanta scuola di Lega e ha la preparazio­ne giusta per fare il segretario. Il suo sarà un grande contributo in termini di innovazion­e e di visione, avendo a lungo lavorato al Parlamento di Bruxelles. È una risorsa quindi che con orgoglio la Lega mette a disposizio­ne della politica trentina e della coalizione che stiamo costruendo».

Fugatti candidato presidente? Non vogliamo imporre niente, ma siamo il primo partito

Bisesti è preparato Il suo sarà un grande contributo in termini di innovazion­e e di visione politica

L’invito Nessun pregiudizi­o verso le speciali Vogliamo discutere dei problemi

Equilibri diversi Con il Movimento c’è accordo ma non è alleanza valida sui territori

Legami solidi Al nostro fianco ci sono e ci saranno Claudio Cia e Walter Kaswalder

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(foto Rensi) Timoniere Matteo Salvini è segretario federale della Lega Qui nel corso di un incontro a Trento Oggi è in agenda il congresso
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