Open Lab, l’ora dei cantieri
Comparto ex S. Chiara, parte la riqualificazione. Prima tranche dei contributi statali
Sta per decollare «Santa Chiara Open Lab». Si tratta di otto interventi che andranno a riqualificare il comparto che si estende da piazza Fiera fino al parco Santa Chiara compreso. Il Comune ha approvato i progetti esecutivi, mentre da Roma arriverà la prima tranche dei finanziamenti. Poi, apriranno i cantieri.
TRENTO Si parte. Dopo la fase di progettazione, l’operazione Santa Chiara Open Lab — che cambierà il volto dell’intero comparto a ridosso di piazza Fiera — si prepara alla fase dei cantieri. Con, in mano, i finanziamenti statali ottenuti grazie al bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. O almeno parte delle risorse promesse da Roma.
Entro l’8 giugno il Comune invierà infatti nella capitale tutte le delibere di approvazione dei sette moduli del progetto (l’ottavo riguarda la riqualificazione del cosiddetto Buco Tosolini): un passaggio necessario per poter incassare la prima tranche del finanziamento pubblico. Di fatto, il 20% dei 18 milioni totali del contributo. «Poi partiranno i lavori» assicura l’assessore comunale ai lavori pubblici Italo Gilmozzi. Che detta l’agenda: «L’avvio dei cantieri è previsto per la prossima primavera. In alcuni casi anche un po’ prima».
Nel frattempo, in via Belenzani procede il lavoro legato alla progettazione: negli ultimi giorni la giunta del sindaco Alessandro Andreatta ha approvato il progetto esecutivo del restauro della Chiesa del Redentore e della ristrutturazione dell’edificio dell’ex sede degli uffici della Civica casa di riposo, dando via libera allo stesso tempo al progetto definitivo della riqualificazione degli spazi aperti e del tessuto connettivo del parco. «Ora — chiude il quadro Gilmozzi — manca ancora l’approvazione del progetto del restyling dell’ex mensa universitaria: il passaggioè previsto per la prossima settimana».
Un’operazione ambiziosa, quella del «Santa Chiara Open Lab», che partendo dall’ex Civica casa di riposo abbraccerà l’intero comparto del Santa Chiara, interessando edifici e spazi. E ridando nuova vita a immobili e luoghi dismessi.
Il progetto più corposo è sicuramente la trasformazione dell’ex Civica casa di riposo, in via San Giovanni Bosco, nel nuovo polo degli uffici comunali: un restyling che permetterà di riorganizzare la disposizione dei servizi comunali e garantirà a Palazzo Thun un risparmio sul fronte degli affitti.
E sempre collegata alla Civica c’è anche la ristrutturazione dell’ex sede degli uffici (il «modulo 3» dell’operazione), il cui progetto è finito in questi giorni sul tavolo dell’esecutivo. Nel dettaglio, gli spazi saranno utilizzati per ospitare la nuova sede del Centro diurno per anziani (che sarà collocato nel piano seminterrato). Sarà ricavato inoltre un asilo nido intraziendale al primo e al secondo piano, oltre a una unità di cohousing (al terzo e ultimo piano). Per il restyling dell’immobile si prevede una spesa di 1,2 milioni di euro.
E lo stesso costo è stato stimato anche per il quinto modulo dell’Open lab, vale a dire la riqualificazione del parco Santa Chiara. Con interventi che, negli obiettivi del piano, puntano a trasformare il parco in uno spazio di socializzazione e aggregazione recuperando i percorso e il «tessuto connettivo». Le azioni, in questo senso, sono molte: si va dall’aumento del «cuore centrale verde», con la conservazione delle piante esistente e la collocazione di nuovi alberi, fino al rafforzamento degli accessi al parco, passando per l’introduzione dell’elemento dell’acqua nell’area verde (attraverso un sistema di fitodepurazione per razionalizzare le risorse idriche) e l’uso di strumenti tecnologici smart.
Cifra decisamente inferiore — 400.000 euro — prevista infine per il restauro della chiesetta del Redentore, sempre in via San Giovanni Bosco. Il progetto prevede il restauro conservativo dell’edificio, con il ripristino di alcuni elementi che permetteranno di fermare il processo di degrado della struttura, come l’umidità e le infiltrazioni.
L’iter
La giunta comunale ha approvato i progetti esecutivi della chiesetta e degli uffici