Corriere del Trentino

Aquila super, Venezia crolla Grande Beto

Dolomiti Energia dilaga nel finale e va sul 2-1. Espulso Daye

- di Stefano Frigo

In vantaggio dal primo all’ultimo minuto e finale scudetto a un passo. L’Aquila batte Venezia (81-63) in gara tre al termine di un incontro giocato con un’intensità collettiva mostruosa.

TRENTO In vantaggio dal primo all’ultimo minuto e finale scudetto ad un passo. L’Aquila supera la Reyer (81-63) in gara tre al termine di un incontro giocato con un’intensità collettiva mostruosa. Gli orogranata ci hanno provato ma Forray e compagni hanno dimostrato una superiorit­à pressoché totale. In quel del Taliercio all’esordio della serie si è imposta Trento, in gara due Venezia ha impattato. Ecco quindi che la semifinale fa il proprio esordio alla Blm Group Arena con le due squadre sull’uno a uno e con il passaggio all’ultimo step stagionale completame­nte in ballo.

Bianconeri e orogranata non registrano nessuna defezione di organico (tranne Bramos out) con Sutton — espulso domenica sera — regolarmen­te a disposizio­ne di coach Maurizio Buscaglia in quanto solo ammonito dal giudice sportivo. Si gioca in un palazzetto esaurito in ogni ordine di posto che si fa sentire da venti minuti prima del fischio di iniziò. Il tecnico perugino di Trento schiera inizialmen­te il quintetto più classico formato da Forray, Shields, Sutton, Silins e Hogue; la Dolomiti inizia fortissimo e sul 9-2 — subito dopo una tripla del capitano argentino — De Raffaele è costretto a chiamare time out. L’inerzia non cambia, Trento difende con un’ intensità pazzesca (14-5) e attacca con lucidità solo Peric prova a svegliare i suoi che però sbagliano tutto dal perimetro.

Dopo un quarto i bianconeri conducono 19-11, Flaccadori fa centro dai 6.75 (23-14) dopodiché si svegliano anche gli ospiti che con Jenkins si fanno realmente sotto per la prima volta dalla palla a due (2321). Daye si becca un tecnico dopo un antisporti­vo e viene espulso, l’Aquila torna a distanza di sicurezza (32-24) e mantiene il margine sino al ritorno negli spogliatoi (3833). Si torna sul parquet e gli ospiti si avvicinano con il solito Peric e Sosa (40-38), come non detto ecco spuntare Hogue e Shields per il mini parziale da sei a zero (46-38). Si va a strappi e ora tocca alla Reyer piazzare un 9-1 che significa 47 pari. Sale in cattedra il solito Shields e la Dolomiti corre ancora (58-50). Venezia ricuce ad un solo possesso di distanza (58-56), Sutton sceglie prima la furbizia e poi la forza (62-56). Schiaccia anche Silins, la Reyer è nuovamente in bambola, l’Aquila sente l’odore del sangue e alza i giri per il più quattordic­i (70-56) grazie a due triple consecutiv­e di Beto. I lagunari ci provano ancora (70-61) ma il distacco è incolmabil­e quando al termine del match mancano solamente due minuti e mezzo. Il sigillo lo mette Gutierrez con un tiro da otto metri (73-63).

Domani sera gara 4 che può valere la seconda finale scudetto consecutiv­a per i colori bianconeri.

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(Rensi) Il duello Daye irretito da Sutton: finirà espulso

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